E’ di poco fa la notizia dell’assoluto flop della visita di Renzi quest’oggi al Sanbapolis, il teatro dell’Opera Universitaria di Trento, nei pressi di Trento Sud. Sarà colpa del gender?
Teatro addobbato con bandiere del Partito Democratico, molti giornalisti, rigide misure di sicurezza ma assoluta penuria di persone, meno di 500 secondo alcune stime.
E’ questo il risultato della tanto acclamata visita del Presidente del Consiglio nel capoluogo del Trentino, venuto a dar man forte al centro-sinistra locale in vista delle prossime elezioni amministrative del 10 maggio.
Dove ricercare la causa del flop odierno? Si potrebbe parlare della gravissima situazione nazionale, o dell’altrettanto grave situazione in cui riversa la città di Trento, dove alcune zone
sono ormai off limits alla gente comune dati gli altissimi tassi di criminalità e le rapine ed
aggressioni sono ormai all’ordine del giorno, ma è bene soffermarsi su un’altra questione spinosa che ha smosso le coscienze di molti trentini: la questione dell’ideologia gender. Il centro-sinistra locale, negli ultimi anni, si è prodigato notevolmente per la diffusione dell’ideologia gender, sia nelle scuole che negli ambienti
lavorativi, con iniziative volte ad introdurre il doppio libretto universitario per studenti omosessuali ma soprattutto proponendo un disegno di legge molto caldeggiato da Arcigay contro l’omofobia, problema che in trentino non esiste, che ha visto la nota lobby omosessualista fare pressioni su membri della Giunta Provinciale affinchè mantenessero certi comportamenti.
In particolare il disegno di legge in questione è stato contestato da molti, anche all’interno delle stesse file del centro-sinistra, visto che comunque, all’interno della coalizione vi sarebbero partiti di stampo tradizionale, almeno a parole.
Che sia dunque un ulteriore messaggio lanciato dalla popolazione trentina che non si sente più rappresentata da un centro-sinistra ormai lontano dai valori della propria gente?
L.T.