21/09/2021

FLASH – USA, molti prigionieri violenti cercano di ottenere il trasferimento nelle carceri femminili

In Ontario, gli assassini di una madre di tre figli sono stati condannati all'ergastolo la scorsa settimana. Ma ora uno degli aggressori sta venendo valutato per il trasferimento in un istituto federale femminile dopo aver già scontato il periodo di detenzione pre-condanna in un carcere provinciale femminile.

Yostin Murillo, 25 anni, che avrebbe chiesto di essere indicato come un maschio durante il suo processo nonostante ora rivendichi lo status di trans, ha una lunga storia di comportamento criminale, tra cui diversi casi di violenza contro le donne. Ma questa condanna all'ergastolo appena emessa è arrivata a causa della sua partecipazione all'orribile aggressione sessuale e all'omicidio della madre 41enne Rhoderie Estrada, avvenuto nel 2018.

Non è chiaro se Yostin Murillo si fosse mai identificato come transgender prima del suo processo per lo stupro e l'omicidio di Rhoderie Estrada.

In Minnesota le autorità sono davanti ad un altro caso di questo tipo. Infatti la mente dietro l'attentato del 2017 a una moschea, Michael Hari, qualche giorno fa è stato condannato a 53 anni per il suo ruolo nell'attacco razzista. Ma nell'agosto di quest'anno è stato rivelato che Hari ha iniziato a identificarsi come una donna trans e ha affermato che la sua disforia di genere lo aveva portato a commettere l'atroce crimine contro la comunità musulmana.

Hari ha iniziato a identificarsi come "Emily Claire" nel dicembre del 2020 e ha chiesto alla corte di riconoscere legalmente la sua identità transgender. Alla sentenza, Hari ha chiesto ancora una volta di essere mandato in una struttura per donne. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Donovan Frank ha annunciato che era pronto a raccomandare Hari per il trasferimento in una struttura per donne, ma che alla fine avrebbero deciso le autorità carcerarie.

Infine, un uomo che s'identifica come trans sta chiedendo un trasferimento in una struttura per donne, sostenendo che la sua permanenza in un penitenziario maschile della Carolina del Nord gli sta procurando "angoscia".

In una lunga lettera inviata al Dipartimento di correzione della Carolina del Nord, gli avvocati di Ashlee Inscoe, all'anagrafe William Michael Inscoe, affermano che il non aver mandato il loro cliente in una struttura per donne costituisce una violazione dei suoi diritti.

Inscoe, che afferma di essere intersessuale oltre che transgender, ha una lunga fedina penale ed è anche un molestatore sessuale registrato, essendo stato accusato di "essersi preso libertà indecenti" con una ragazza di 13 anni, crimine per il quale ha scontato due anni di carcere.


Fonte: 4W Feminist news

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.