Cosa accadrebbe agli esponenti di un’associazione che scrivessero sui social: « Bisogna uccidere tutte le donne che...»? Verrebbero bannati in modo permanente da tutti i social, come minimo, sarebbero degli ignobili sessisti indegni del consesso umano, secondo gli opinion makers del momento. Cosa direbbe la Boldrini?
Dunque, il 10 febbraio 2021, la UK Transgender Alliance ha twittato: «Ogni singolo movimento per i diritti civili ha provocato spargimenti di sangue» quindi «una volta che le Terf cominceranno a essere uccise, le leggi cambieranno davvero». Terf è l'insulto usato dai transessualisti per definire le donne che riconoscono che il sesso di un essere umano è determinato dalla biologia, e non dalle scelte personali. Quando alcuni tweeter hanno segnalato i post, la UK Transgender Alliance li ha prontamente nascosti (ma sono stati conservati gli screenshot).
È sempre più frequente vedere questo insulto accompagnato da minacce di violenza fisica o sessuale . A dicembre 2019, la Trans Army, che all'epoca aveva una base di fan di quasi 130.000 membri su Facebook, aveva pubblicato l’immagine di un personaggio “queer” con un libro in mano intitolato How to Kill Transphobic * uckers (come uccidere i transfobici + parolaccia). Coloro che lo segnalarono ricevettero da Facebook la risposta secondo cui il meme non violava gli standard della comunità.
Pochi giorni fa, Claire Coleman, australiano di sesso maschile bianco che si identifica come lesbica nera, ha dichiarato sul suo account Twitter: «Uccidere tutte le Terf è come uccidere tutti i nazisti».
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