Uno dei dizionari più famosi e importanti al mondo, come il Cambridge Dictionary, si è fatto travolgere dalla furia Lgbtqi+ e pro gender, in particolare adottando una definizione di “donna” che include le persone transgender.
Si può infatti leggere, in aggiunta al tradizionale significato dato alla “donna”, anche il seguente - e inquietante - testo: «Un adulto che vive e si identifica come femmina anche se potrebbe aver avuto un sesso diverso alla nascita». E ancora, come esempi riporta: «È stata la prima donna trans eletta a una carica nazionale», oppure, «Mary è una donna a cui è stato assegnato il genere maschile alla nascita».
Non è dato sapere a quando risalga questa aggiunta, ma molto probabilmente si tratta di una modifica molto recente, siccome i siti specializzati e di lingua inglese ne hanno dato notizia soltanto negli ultimi giorni e una delle ultime versioni del Cambridge Dictionary, del marzo 2022, riportava ancora soltanto definizione classica e principale di “donna”.
In più, come se non bastasse, sul proprio sito internet il famoso dizionario ha generato una serie di parole e frasi correlate alla parola “donna” e tra queste c’erano anche «riassegnazione di genere» e «chirurgia».
Ecco, ciò che noi denunciamo da sempre - in una battaglia comune anche a molte femministe vere - ovvero l’appiattimento totale delle identità, che può portare (e sta portando) ad una vera e propria discriminazione linguistica - e sociale - nei confronti delle donne. Anni e anni di battaglie per la sacrosanta emancipazione e diritti uguali tra uomini e donne. . . e poi interviene il transgenderismo ad appiattire e annullare tutto. Anche sui dizionari.
Fonte: National Review