Tutti i bambini meritano di vivere, sin dal primo istante del concepimento. E, nonostante le leggi sull'aborto permettano di ucciderli, alcuni di loro sopravvivono persino a questa pratica letale. Life News riporta la testimonianza di Melissa, nata in seguito ad un aborto salino tardivo. Dopo l'aborto, fu immersa per cinque giorni in una soluzione tossica, per farla morire, ma non bevve e sopravvisse. Alla faccia di chi dice che i non nati sono solo grumi di cellule e che non sono esseri umani. La sua testimonianza ci ricordi chi è il soggetto dell'aborto: un bambino indifeso.
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