Attualmente, in Cile l'aborto è consentito solo in tre casi: rischio di vita della madre, gravidanza a seguito di uno stupro, malformazioni fetali. E già in questi casi (indubbiamente gravi) ci sarebbe da chiedersi che colpa abbia il bambino e perché lo si possa eliminare per legge. Ma ora il Cile rischia di diventare un Paese ancor più pericoloso per i non nati: "Il Congresso cileno inizia oggi a dibattere su un disegno di legge che prevede la depenalizzazione dell’aborto volontario entro la 14esima settimana".
Fonte: Dire
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.