26/02/2021

FLASH - Netflix, Amazon e Twitter sono tra i principali facilitatori dello sfruttamento sessuale dei minori

Negli USA il “National Center on Sexual Exploitation” (Centro Nazionale sullo Sfruttamento Sessuale) ha svelato in questi giorni la sua lista annuale della “Dirty Dozen” (sporca dozzina), composta dalle 12 aziende ed entità che secondo l'organizzazione traggono profitto da prodotti che contengono o facilitano casi di sfruttamento sessuale. Tra questi sono presenti anche Amazon, Twitter e Netflix. NCOSE pubblica la lista annuale “Dirty Dozen” dal 2013 per diffondere la consapevolezza e convincere quelli sulla lista a smettere di promuovere prodotti e contenuti sessualmente espliciti e a non consentire più molestie sessuali, atteggiamenti predatori e abusi sessuali su minori.

Lina Nealon, direttore delle iniziative aziendali e strategiche presso NCOSE, ha detto che gli enti sulla lista hanno beneficiato del "caos sociale" generato della pandemia: “la lista Dirty Dozen è composta da aziende, marchi, organizzazioni e istituzioni che probabilmente conosci. Quelli che probabilmente io e te stiamo usando su base settimanale, se non quotidiana ", ha detto Nealon. “Esercitano un'enorme influenza e potere sul piano politico, economico, sociale e culturale. E mentre molti di loro ci forniscono prodotti che amiamo, intrattenimento e modi di comunicare, essi stanno anche perpetuando e consentendo azioni violente e dannose". Questa denuncia dimostra per l’ennesima volta la pericolosità e l’influenza nefasta dei giganti del big tech.

Fonte: The Christian Post

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