06/06/2016

Feto come persona: anche Lego ammette l’evidenza

Il feto non è una ‘cosa’, da curare o eliminare in base alla volontà di altri, ma una persona umana a tutti gli effetti, con la sua propria intrinseca dignità.

Per questo l’aborto è un omicidio e non si può in alcun caso ammettere o giustificare.

Abbiamo visto che in una città a governo ultra-progressista come Valencia, in Spagna, addirittura il feto è considerato membro della famiglia.

Ed è una bella notizia sapere che l’azienda di giocattoli Lego (già assurdamente accusata di promuovere ‘stereotipi di genere‘) riconosce l’umanità dei bambini non ancora nati. Nei giorni scorsi ha infatti annunciato l’uscita di un nuovo ‘pezzo’ raffigurante un nascituro, e lo ha fatto attraverso la foto di un’ecografia a ultrasuoni, che per l’appunto riprende un feto nel grembo materno.

Il lancio del gioco è stato ben accolto dai social media pro-life. L’attrice Patricia Heaton ha festeggiato la novità scrivendo che ora c’è un motivo in più per amare i Lego.

La scienza e la tecnica oggi rendono davvero irragionevole e antiscientifico continuare a sostenere che il feto è solo una ‘cosa’ e non ancora un essere umano. L’ecografia infatti mostra molto bene che il bambino nel grembo materno si comporta come farebbe uno già nato. Le nuove tecnologie consentono ai genitori di vedere i loro figli sorridere, succhiare il pollice, fare smorfie, capriole, e molto altro ancora. Dire che il feto non è una persona è pura ideologia (abortista). E dunque un’offesa alla razionalità umana, una follia.

Come ha notato entusiasta Melissa Conway, dell’associazione Texas Right to Life, l’iniziativa di Lego è un modo divertente (specie per i bambini) per riconoscere che il bambino già esiste nella pancia della mamma.

Tuttavia, gli attivisti a favore dell’aborto hanno iniziato a protestare. Non accettano in alcuna maniera che possa passare l’idea che un feto sia un bambino. Quanto contrastano, come già visto l’inverno scorso nel caso dello spot delle patatine Doritos, è l’umanizzazione del feto. Ma finora non sono mai riusciti a spiegare di cosa si tratterebbe se non è un essere umano. Insomma, contro ogni dato di realtà, gli abortisti continuano a mentire: le bugie sono l’unico strumento per diffondere la ‘cultura della morte’.

Uno recente studio ha peraltro dimostrato che il 78% delle donne che vogliono abortire hanno cambiato idea dopo aver visto l’immagine ecografica del loro bambino non ancora nato (ne abbiamo parlato diverse volte, come qui e qui).

Chi sono allora gli oscurantisti? Porre la domanda significa già dare la risposta...

Federico Catani

Fonte: LifeNews


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