27/08/2017

Fecondazione artificiale in tandem: costa meno funziona meglio

Le fabbriche di bambini, dette anche cliniche per la fecondazione artificiale, sono sempre alla ricerca di nuovi sistemi per far profitto ed attirare clienti.

La cosa che più ostacola i loro lucrosissimi affari è che la fecondazione artificiale costa moltissimo e le percentuali di riuscita (cioè il bambino in braccio) sono bassissime. Allora si sono inventati la fecondazione artificiale “low cost”, la fecondazione artificiale in tandem.

La fecondazione artificiale comporta la morte di un numero altissimo di bambini allo stato embrionale

Chi volesse vedere l’ultima relazione ministeriale sulla legge 40 e qualche commento autorevole  sulla stessa può cliccare qui e qui. Invece qui potete vedere perché i conti fatti dal  Ministero della Salute in proposito di fecondazione artificiale non tornano. La cosa più grave che ne risulta, infatti,  è che è in atto la più grande strage di innocenti della storia: il numero di embrioni che vengono “montati”, “smontati”, congelati, buttati, è incalcolabile. E gli embrioni sono bambini piccoli. Esseri umani unici ed irripetibili che vengono trattati molto peggio degli animali...

La fecondazione artificiale comporta gravi rischi per la salute di tutte le donne coinvolte

Michael Cook, di BioEdge,  ha scritto un post che ci ha indotto a navigare un po’ su internet, e constatare con mano il livello di disumanizzazione a cui è giunta l’industria della provetta: mercanti di bambini e sfruttatori di donne che con un linguaggio suadente e sdolcinato – mi ricordano l’Omino di Burro che portava Pinocchio al Paese dei Balocchi – attirano clienti giocando con la vita umana: quella dei bambini che vengono ammazzati o congelati, quella dei bambini (pochi) che nascono e non si sa bene come cresceranno, quella dei venditori di gameti – soprattutto le ragazze che vendono gli ovuli , quella delle stesse donne che ricevono l’impianto: vengono illuse, innanzitutto. E quando la cosa funziona loro stesse corrono notevoli rischi nel portare avanti una gravidanza non sorta spontaneamente.

La fecondazione artificiale in tandem

La fecondazione artificiale in tandem consiste nell’introdurre nel grembo dell’aspirante madre – di solito over 40 – uno o più embrioni creati con i suoi ovuli e contemporaneamente  embrioni creati con uova comprate. In questo modo, ci sono più possibilità che qualcuno attecchisca e cresca.

Due servizi opzionali sono offerti  insieme alla fecondazione artificiale in tandem:

Il tandem citoplasmatico: il nucleo dell’uovo della madre viene iniettato in un uovo comprato da una donna più giovane per farlo “ringiovanire” (questa cosa in USA, per esempio, è vietata. Anche perché il ragazzino eventualmente risultante avrebbe il DNA di tre persone e – anche se alcuni lo fanno – ancora non si sa che conseguenze comporterà)

La “riduzione fetale”: se tutti gli embrioni impiantati attecchiscono e  si sviluppano, potrebbe essere un problema. La madre potrebbe solo desiderare solo il bambino che è nato dal suo ovulo, a questo punto. E quindi alcune cliniche offrono l’aborto del bambino, o dei bambini, risultanti dalle uova comprate. Ma di solito la “riduzione” si fa  con intento eugenetico, a scapito dei bambini che sembrano meno forti e vitali.

Così spiega il sito di una clinica: non prima della settimana undicesima o dodicesima settimana di gravidanza nel grembo materno viene inserito con un ago, con la guida dell’ecografia. Esso inietta cloruro di potassio negli embrioni apparentemente più deboli “per fermare il battito cardiaco” per ucciderli, cioè. Lo scopo di questo intervento consiste nel lasciare uno o al massimo due bambini sani nel ventre materno.

Una pratica accessibile in tutto il mondo

Le cliniche che offrono la fecondazione artificiale in tandem sono in tutto il mondo, dal Messico, alla Spagna, dal’India, alla Grecia e alla Repubblica turca a nord di Cipro. Qui, dove il vergognoso mercimonio è molto attivo, prendiamo ad esempio la clinica North Cyprus IVF , sul sito che si chiama “low cost IVF”. Leggiamo ad esempio:

«Da noi potete non solo migliorare le probabilità di successo dell’ IVF (In Vitro Fertilisation) usando le vostre uova, ma vi permettiamo anche di fecondare tutte le uova delle “donatrici” [le virgolette sono nostre: le uova sono comprate, ndR],  anche quelle che non vengono utilizzate per il loro citoplasma, con il campione spermatico del vostro partner. Gli embrioni così creati  possono essere congelati e conservati per il futuro,  nel caso in cui  si decida di utilizzarle poi. In questo modo potete avere un trattamento di IVF in cui la vostra probabilità di successo personale viene massimizzata usando le vostre uova [anche se col citoplasma di un’altra donna: quindi anche col suo DNA] e che vi offre un piano “B”, se le cose non funzionano come previsto: il tutto al costo di un singolo trattamento!»

E’ davvero un affare. Ah, e poi, se ne avete bisogno, loro vi procurano – ovviamente – anche l’utero in affitto.

Francesca Romana Poleggi

Fonte: BioEdge

 


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