A un anno di distanza dalla morte di Chiara Corbella, la giovane donna che ha fatto di tutto per salvaguardare la vita dei propri figli sacrificando la propria, il forum delle Associazioni familiari del Lazio si unisce nel ricordo ai familiari e agli amici di Chiara facendosi promotore dell’intitolazione di una scuola alla giovane mamma prematuramente scomparsa.
«La storia di Chiara – ha dichiarato Emma Ciccarelli, presidente del Forum – è una storia di virtù come poche ce ne sono in quest’epoca: un amore grande per la famiglia, per la strenua difesa della vita, per l’accoglienza, sostenuto da una fede salda e umile». Chiara ha affrontato tre gravidanze durante la sua giovane vita. Ha avuto due bambini con gravissime malformazioni che ha accolto, amato, accompagnato nelle loro poche ore di vita per poi riaffidarli al Padre. Poi, la terza gravidanza. Chiara scopre di avere un tumore e fa di tutto per non danneggiare il bambino che porta in grembo. Si cura quanto più possibile senza fargli del male per poi intensificare le terapie dopo la nascita. Ma non ce la fa. A 28 anni, all’inizio della scorsa estate, Chiara muore.
«Anche se Chiara non c’è più la sua storia di donna, di giovane, di moglie e madre – ha sottolineato il presidente del Forum – continua a parlarci e costituisce una testimonianza insostituibile che non possiamo permettere venga smarrita, fagocitata velocemente dai media, o dimenticata». Da qui la proposta di intitolarle una scuola «perché in primo luogo ai ragazzi – conclude Emma Ciccarelli – va trasmesso il senso di un’esistenza umana così piena com’è stata quella di Chiara».
di Christian Giorgio