14/09/2021 di Francesca Romana Poleggi

Eutanasia e donazione di organi

In Belgio, Olanda e Canada è possibile la donazione degli organi dopo l'eutanasia: «un puro atto di altruismo», dicono. Una spinta in più per chiedere di essere soppressi, diciamo noi. Un depresso che si sente inutile vede nella possibilità di dare gli organi un modo per dare un senso alla sua... morte. La pressione psicologica esercitata da una norma del genere su soggetti fragili è fortissima. 
Inutile dire che l'essere umano è sempre un fine e non un mezzo, né tanto meno un insieme di pezzi di ricambio: ormai non ci crede più nessuno. Valiamo qualcosa se siamo belli, giovani, forti e produttivi. Altrimenti valiamo più da morti che da vivi. 
 
Comunque, sono realtivamente pochi quelli che chiedono l'eutanasia e contestualmente donano gli organi. Quello che non fa "decollare il mercato" è il fatto che la soppressione del paziente deve avvenire in ospedale per poter prelevare subito gli organi (che se no vanno in malora).  Ma la gente preferisce morire a casa propria. 
 
In Olanda, allora, hanno sperimentato   una soluzione al problema. 
 
Diversi medici e un bioeticista hanno pubblicato un articolo su BMC Medical Ethics che spiega come un uomo di 63 anni sia stato sedato profondamente a casa, circondato dalla sua famiglia e poi trasportato in un vicino ospedale. Lì è stato soppresso dal suo medico di famiglia e immediatamente (dopo 5 minuti) sono stati prelevati i reni, il fegato e il pancreas.
La legge, dicono, è stata un po' forzata: l'uomo, sedato, non soffriva più (condizione per ricevere l'eutanasia) e non poteva esprimere il consenso finale. Tuttavia, tutti i soggetti coinvolti hanno convenuto che la procedura rispetta lo spirito della legge.
 
Certo. Lo spirito della legge è mortifero e utilitarista. Non ha lo scopo né di porre fine alle sofferenze dei pazienti, né di garantirne l'autodeterminazione.
Ci chiediamo perché gli organi non possano essere prelevati prima della morte, quando il soggetto è sedato profondamente. Sarebbe molto più facile ottenere organi freschi e di buona qualità. E magari si potrebbe fornire un giusto rimborso spese ai familiari del defunto... Perché no? 
 
 
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