22/05/2024

Elezioni Europee. Intervista a Danilo Oscar Lancini (Lega)

Danilo Oscar Lancini, classe 1965, imprenditore e attualmente europarlamentare è ricandidato con la Lega nella circoscrizione Nord Occidentale. E’ anche vice sindaco di Adro (BS) e in passato ne è stato sindaco. Come eurodeputato è subentrato nel 2018-2019, in corso di mandato, a Matteo Salvini.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Secondo me si tratta di “normalità”, non di essere politicamente scorretti! Esiste un intero “mondo” di associazioni, ideologie, organizzazioni e anche figure politiche che spingono verso una società non individualista, ma peggio, quasi “atomica”, nella quale parole come “famiglia” e “identità” non abbiano più valore. Questo non è il mondo che voglio e io non voglio abbassare la testa a questo conformismo sterile e dannoso! Per questo mi sono sempre trovato d’accordo con le vostre battaglie. Guardate la mia attività parlamentare per credere!»

Lei ha già svolto il mandato di Parlamentare europeo, carica per cui si sta oggi ricandidando, in un contesto politico ostile ai valori e princìpi espressi nel Manifesto. Quali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo in passato per tentare di arginare l’attuale ostilità dell’Unione Europea ai valori e princìpi espressi nel Manifesto (dichiarazioni, voti, proposte legislative, convegni ed eventi)?

«Basta brevemente scorrere i miei social media o qualsiasi mia pagina parlamentare per vedere come mi sia sempre opposto al subdolo tentativo di propagandare, per tutto, ovunque e a tutti costi, ideologie “gender” o surrogati simili. Come esempio concreto, potrei citare dei miei interventi in aula contro la strategia LGBT europea, che non tutela dalle discriminazioni ma vuole invece discriminare chi pensi diversamente; o il mio video di critica alla sconcertante mostra sul “Cristo LGBT” fatta al Parlamento Europeo un anno fa circa; quel video ha fatto centinaia di migliaia di visualizzazioni, segno di come, per fortuna, ci sia chi si oppone a questo tentativo di farci tacere!»

Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se rieletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Penso che tutti i Vostri punti siano importanti, ma partirei proprio dal punto 2: senza famiglia non c’è futuro, e senza sostegno alle famiglie (asili, sussidi, servizi, e via discorrendo) non c’è famiglia che possa esistere, soprattutto in questi momenti difficili. L’attuazione di queste possibilità è su base nazionale, mentre quello che occorre monitorare fin da subito è che l’Unione Europea non imponga le sue decisioni folli nei nostri asili e nelle nostre scuole, “entrando” quindi con le sue idee assurde nel “dominio riservato” di ogni stato!»

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?

«Mi fa molta paura pensare che ogni volta che si tocca un tema che anche rasenta il mondo LGBT occorra stare attenti perché sennò una critica nei “loro” confronti diventa omofobia, razzismo, nazismo, intolleranza, e chi più ne ha più ne metta. L’espressione del libero pensiero penso sia sacrosanta, finché è espressa in modo corretto e rispettoso. Esattamente quello che questi signori NON vogliono, censurando ogni possibile voce di dissenso, ma dimenticandosi, appositamente, di censurare tutte quelle comunità religiose che abbiamo in Europa e che sono le prime a negare qualsiasi identità LGBT e, già che ci siamo, i diritti delle donne. Mondo strano il nostro... Più in generale, vorrei poi agire sul mercato del lavoro e la reindustrializzazione del continente: senza lavoro non si creano i presupposti per le famiglie, e senza famiglia, come dicevo, non c’è futuro».

 

 

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