22/05/2024

Elezioni Europee. Intervista a Antonio Platis (FI)

Antonio Platis, 44 anni, ingegnere, sposato e papà di tre bambine, è candidato per Forza Italia (PPE) nella circoscrizione Italia Nord-Est. Vice Coordinatore Regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna, è consigliere provinciale a Modena da tre legislature e consigliere comunale a Nonantola e a Mirandola. Dal 2005, in occasione del referendum sulla procreazione assistita, è sceso in campo per la difesa della vita e da allora è stato attivo in tutte le battaglie sui temi etici.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Quando si sceglie di mettersi a disposizione della comunità candidandosi si viene sottoposti ad un giudizio. La strada più semplice è quella di dire ciò che la gente vuole sentirsi dire. Personalmente scelgo invece di dire quello che penso e quello che il mio partito sostiene, poi sarà l’elettore a decidere. Non è un caso che mi sia candidato e abbia sempre militato in un partito che ha nello statuto del gruppo europeo la difesa della vita. Sempre e comunque».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?

«Per trasmettere dei valori bisogna viverli, solo così si è testimoni credibili. Pur tra le tante difficoltà quotidiane il mio impegno cerca di partire dalla mia famiglia. Nell’attività di partito ho avuto l’occasione di spendermi in prima persona in tante battaglie da quelle referendarie a quelle più locali, contro i patrocini facili a manifestazioni imbarazzanti, alle biblioteche che promuovevano libri su famiglie arcobaleno e alle presidi che autorizzavano l’oblio del Natale».

L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Secondo me l’Europa ha bisogna di una vera e propria costituzione che affermi in modo chiaro le sue origini. Questo è il punto fondamentale. L’inverno demografico sarà la sfida di questo continente ed è necessario inserire la ‘declinazione famiglia’ in ogni atto dell’Unione Europea».

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?

«È necessario dare vita, per la prima volta nella storia dell’Europa, ad una maggioranza chiara e coesa. Il PPE, quindi Forza Italia, saranno perno di questa alleanza che potrebbe portare il centro-destra ad avere finalmente una maggioranza vera ed esprimere posizioni politiche nette. L’ambientalismo fanatico, ad esempio, non può più essere l’ossessione europea. Rimettiamo al centro le persone».

 

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