25/09/2021 di Luca Volontè

Ecco come Cuba apre (di nuovo) le porte alle adozioni Lgbt

Lo scorso 23 giugno i Vescovi cubani i vescovi cubani avevano rilasciato una dichiarazione critica contro una  risoluzione parlamentare che avrebbe introdotto l’"ideologia di genere" nei programmi scolastici. I vescovi sostenevano che la risoluzione non era scientifica in quanto negava le differenze biologiche di base tra uomini e donne e inoltre toglieva ai genitori il diritto di educare i propri figli nelle questioni delicate della sessualità.

Il testo approvato dal Parlamento era stato predisposto dal ‘Centro Nazionale Statale per l'Educazione Sessuale (CENESEX)’, la nuova risoluzione 16/2021, adottata dal Ministero dell'Educazione, sin dal titolo esplicitava i contenuti: "Programma di Educazione interna alla Sessualità con un approccio di genere e ai diritti sessuali e riproduttivi nel Sistema Educativo Nazionale". Nell'articolo quattro, la risoluzione stabiliva la necessità di "rafforzare, a partire da una visione olistica e positiva della sessualità, il processo di educazione sessuale integrale con un'attenzione al genere e ai diritti sessuali e riproduttivi nelle istituzioni e modalità educative".

La resistenza dei vescovi alla risoluzione arrivava dopo che la Chiesa cattolica con le altre chiese cristiane presenti sull’isola si erano opposte al "matrimonio equo" (o LGBTI) nella stesura della nuova costituzione di Cuba nel 2019. Questo riferimento è stato alla fine rimosso dal parlamento cubano.

Tuttavia, in questi giorni, la questione è stata ripresa in un nuovo Codice nazionale della famiglia, presentato qualche giorno fa alla legislatura nazionale di Cuba, l'Assemblea Nazionale del Potere Popolare e che dovrà essere approvato dal Parlamento e sul quale ci sarà un referendum. La bozza di un nuovo codice di famiglia per Cuba, rilasciata lo scorso 15 settembre, vorrebbe infatti consentire alle coppie dello stesso sesso di sposarsi e adottare, nonché di dare ai bambini una maggiore partecipazione nelle decisioni che li riguardano. I gruppi evangelici si sono opposti alla proposta costituzionale di eliminare la descrizione del matrimonio come unione di un uomo e una donna e cambiarla in unione di "due persone con diritti e obblighi assolutamente uguali".

Secondo il ministro della Giustizia Óscar Silveira Martínez, “questa versione è coerente con il testo costituzionale e sviluppiamo e aggiorniamo le varie istituzioni giuridico-familiari in corrispondenza con la natura umanistica del nostro processo sociale”. Ovviamente la falsità della dichiarazione del Governo è tanto palese, quanto non considera le proteste e la stessa decisione del parlamento che nel 2019 abolì le modifiche costituzionali che avrebbero tolto la definizione di matrimonio e famiglia eterosessuali, tuttora vigenti e incluse nella Costituzione cubana. La bozza, che ha più di 480 articoli e apre le porte alla legalizzazione dei matrimoni e adozioni LGBTI, è stata elaborata da un team di 30 esperti e sarà pubblicata sul sito web del Ministero della Giustizia per raccogliere opinioni nelle prossime settimane.

Andrà poi ai legislatori - probabilmente a dicembre - poi a un referendum popolare l'anno prossimo.

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