Facciamo nostro l’appello di Leone XIV a non abbandonare la lotta contro le droghe finché ci sarà anche solo una persona imprigionata in qualsiasi forma di dipendenza. L’odierna Giornata internazionale per la lotta contro la droga ci ricorda anche, come ha detto il Santo Padre, che “la nostra lotta è contro chi fa delle dipendenze il proprio immenso business” e specula sulla salute delle vittime, che sono “l’ultimo anello di una catena di morte”. Grazie Santità per le sue parole, ci spronano a proseguire il nostro impegno per contrastare l’uso di qualsiasi tipo di droga, a partire da quelle falsamente definite “leggere” come la cannabis, che in realtà leggere non sono, e che portano danni devastanti per la salute oltre ad essere troppo spesso preludio per l’uso di altre sostanze. Siamo certi che la politica italiana saprà rispondere alle parole del Pontefice proseguendo e intensificando la lotta alla tossicodipendenza che, come ha ben detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano nel suo saluto iniziale al Papa, “non è una questione solo sanitaria ma una sfida culturale e umana”. In tal senso, esprimiamo grande soddisfazione per i messaggi e le iniziative politiche del tutto inequivoche già giunte da parte del Governo Meloni contro l’ipotesi di qualsiasi forma di liberalizzazione della droga.
Così Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, presente questa mattina all’udienza di Papa Leone XIV ai partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga, che si è svolta in Vaticano presso il Cortile di San Damaso.