15/11/2017

Donne, l’aborto ci fa male: l’OMS non lo dice (ma lo fa capire)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità si dice da sempre molto preoccupata per la salute delle donne. E pone come condizione necessaria per garantire la salute delle donne l’accesso all’aborto legale, cioè sicuro, secondo loro.

E perciò ha un grande predicare contro l’aborto “unsafe”, non sicuro perché non realizzato secondo i protocolli internazionali approvati dalla stessa OMS oppure da personale non qualificato: il famoso ( a volte fantomatico) aborto clandestino (che uccideva milioni di donne ogni anno, secondo le balle radicali degli anni ’70).

Ma, nelle pieghe del discorso, anche l’OMS è costretta ad ammettere che l’aborto fa male alle donne.

I dati raccolti dall’OMS recentemente aggiornati, di cui potete leggere sul sito istituzionale in questo articolo, sono stati forniti nientepopodimeno che dal Guttmacher Institute che è l’ente di ricerca della International Planned Parenthood Federation. Se sono dati obiettivi non è dato sapere, ma se sono dati ideologizzati, non sono certo improntati alla bigotteria prolife: provengono da fonti che si vantano di votare la propria esistenza per la cura e la salute delle donne con l’aborto, no?

Ebbene: nell’ambito di vari sproloqui e falsità tutti tesi a diffondere l’ideologia abortista e la cultura della morte, sono costretti a dire mezze verità molto interessanti. Testualmente: «Quando gli aborti sono realizzati secondo le linee guida e gli standards dell’OMS (quindi laddove l’aborto è legale, NdT), il rischio di complicazioni gravi è trascurabile (quindi c’è. E il rischio di complicazioni non gravi, ma comunque danni alla salute? NdT).

Approssimativamente il 55% di tutti gli aborto dal 2010 al 2104 sono stati realizzati in modo sicuro, il che vuol dire da personale qualificato, con metodi raccomandati dall’OMS, adeguati alla durata della gravidanza». Ergo il 45% degli aborti legali non sono sicuri. Lo dicono l’OMS e il Guttmacher Institute.

Secondo dati OMS un po’ meno recenti (2008) –  ma sempre attendibili, no? – dai numeri riportati a pagina 1, a pagina 27, la tavola a pagina 30 e le conclusioni a pagina 31, nelle regioni sviluppate, dove l’aborto è legale, si stima che 30 donne muoiano per ogni 100 000 aborti non sicuri. Ovviamente le percentuali sono molto più alte nei Paesi in via di sviluppo. Ma in questo momento l’eugenetica razzista che promuove l’aborto in quei luoghi non ci interessa.

L’OMS calcola 7 milioni di aborti a rischio nel mondo, di cui 1.400.000 nei paesi sviluppati con aborto legale.

Inoltre, fonti ufficiali del Governo americano (in epoca Obama – Hillary), dicevano che circa 42 milioni di donne nel mondo “scelgono” l’aborto,  ma la metà di esse subiscono conseguenze fisiche.  Circa 68.000 donne annualmente muoiono di aborto (30 nei Paesi  dove è legale), 5 milioni soffrono di problemi di salute a lungo termine.

Questi femminicidi non interessano a nessuno. Perché?

Le Donne della Redazione

Qui un’intervista a Radio Kolbe rilasciata del nostro Direttore Editoriale.


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