11/11/2019

“Diritti riproduttivi”: la Santa Sede boicotta il Summit di Nairobi

Le Nazioni Unite celebrano il 25° anniversario della Conferenza del Cairo su Popolazione e Sviluppo ma il Vaticano diserta. In un comunicato diffuso sabato scorso, la Missione Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York prende le distanze dai «diritti sessuali e riproduttivi», rilanciati in occasione del Summit di Nairobi, convocato da Danimarca e Kenya, in occasione della ricorrenza, e rivendicati come pretesto per l’introduzione del diritto all’aborto.

«La Santa Sede è e resta una grande sostenitrice di assicurare l’avanzamento di uno sviluppo umano integrale, equo e sostenibile, che sviluppi la dignità umana e il bene comune di ogni uomo, donna e bambino», si legge nel comunicato, in cui viene riconosciuto come «degno di nota», l’evento della Conferenza del Cairo, «in particolare per la sua affermazione contro tutte le forme di coercizione nelle politiche di popolazione».

Al tempo stesso, la Santa Sede conferma le «specifiche riserve» avanzate già nel 1994 e motiva la sua decisione di non partecipare al 25° anniversario: «La decisione degli organizzatori di focalizzare la conferenza su alcuni temi controversi e divisi non incontra il consenso internazionale e non riflette accuratamente l’agenda più ampia su popolazione e sviluppo delineata dalla Conferenza del Cairo è deplorevole».

Ciò che la Chiesa Cattolica rifiuta è il tentativo di riduzione del programma del Cairo «ai cosiddetti diritti sessuali e riproduttivi e alla educazione sessuale globale», suggerendo, piuttosto, di focalizzare l’attenzione su altri temi: dalla povertà, alle migrazioni, dalle politiche di sviluppo al sostegno alla famiglia come cellula fondamentale della società.

La Santa Sede ha dunque negato il suo sostegno al documento di Nairobi, denunciando l’assenza di una «sostantiva e sostanziale consultazione sul testo», mentre «se ci fosse stato più tempo e un approccio realmente inclusivo, si sarebbe potuto assicurare maggiore supporto al testo e alla conferenza».

A ragione della decisione di tenere il summit «al di fuori della cornice delle Nazioni Unite», lo scorso 24 ottobre, «la Santa Sede ha informato il governo del Kenya che non parteciperà alla Conferenza».

 

di Jacopo Coghe

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