04/01/2016

DDL Cirinnà: “Un’ora di Guardia” per fermarlo

Il Ddl Cirinnà tornerà in Aula al Senato il prossimo 26 gennaio. E, se il nuovo anno si vede dal principio, il 2016 non si prospetta molto roseo.

Tuttavia non bisogna scoraggiarsi: la battaglia per la Vita e per la Famiglia è troppo importante per permettere cedimenti, così come insopprimibile è la considerazione che la verità dell’umano prima o poi trionferà. La si può attaccare, la si può negare, ma non la si può sopprimere.

I metodi per contrastare l’avanzata del ddl Cirinnà – che, come Riccardo Cascioli oggi su La Nuova Bussola Quotidiana, ha come primo effetto quello di legalizzare le cosiddette unioni civili (leggasi “matrimonio gay”) e, in seconda battuta, la stepchild adoption e l’utero in affitto – sono vari.

Un ruolo importantissimo è di certo svolto dall’azione politica, così come dai canali d’informazione: conoscendo quello di cui si sta parlando e le conseguenze che comporterà nel breve futuro e poiché sono implicati in prima persona i “luoghi del potere”, questo tipo di azione è fondamentale.

Le persone credenti hanno inoltre un altro “mezzo”: la preghiera.Chiedete e vi sarà dato [...]bussate e vi sarà aperto“. Ecco quindi che da oggi – e fino al 30 gennaio, che dovrebbe essere il giorno in cui termina la discussione del Ddl Cirinnà – un gruppo di laici ha dato vita alla lodevole iniziativa “Un’ora di Guardia”. Ognuno s’impegna infatti a pregare per un’ora, da solo o in compagnia, in una chiesa o altrove, in difesa dei bambini e della Famiglia.

Per maggiori informazioni, per prenotare la propria ora e per scaricare le preghiere consigliate rinviamo al sito realizzato ad hoc per l’iniziativa.

Il momento di combattere è arrivato. E’ ora di scendere in campo. Ognuno scelga il metodo che più gli è affine, ma non rinunci a coinvolgersi: serve l’aiuto di tutti!

Redazione

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