Siamo soddisfatti del voto favorevole del Senato all’emendamento al Pnrr, che mira a riportare i consultori al loro vero e originario ruolo, quello pensato dall’inapplicata parte della legge 194, ovvero luoghi di aiuto, sostegno e alternative concrete all’aborto per le donne, mentre non è assolutamente vero, come propinato da fake news ideologiche in questi giorni, che l’emendamento farà entrare le associazioni pro life nei consultori.
Ora le Regioni si impegnino a non far rimanere lettera morta questa decisione, poiché ci sono migliaia di donne, rimaste isolate e in silenzio nel dibattito in corso, che aspettano tali aiuti. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime testimonianze di donne che ci hanno detto e hanno confermato che se solo avessero avuto prima accesso ad aiuti e sostegni adeguati, anche psicologici, e se avessero ricevuto una corretta informazione, non avrebbero mai abortito. Ecco, dunque, l’unica e giusta strada da percorrere: informare le donne e dare loro alternative concrete all’aborto.
Lo dichiara in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, commentando il voto favorevole del Senato all’emendamento al Pnrr presentato da Fratelli d’Italia che, ricalcando quanto già previsto dall’articolo 2 della Legge 194, consente alle Regioni, nell'organizzare i servizi dei consultori, di "avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità".