22/09/2023 di Gloria Callarelli

Courage, un apostolato per affrontare l’omosessualità in castità. L’intervista

Si chiama Courage ed è un apostolato che offre supporto a uomini e donne omosessuali che si sono impegnati a lottare per la castità. Attraverso questa iniziativa, le persone che sperimentano attrazione per lo stesso sesso ma anche i loro genitori, i loro coniugi, i fratelli e i conoscenti di persone con questa tendenza ricevono sostegno pastorale sotto forma di guida spirituale, sostegno alla preghiera comunitaria e comunione. Offrire una guida spirituale, dunque, questo l’obiettivo, come ci ha spiegato uno dei cappellani di Courage Italia, appunto il percorso di spiritualità riservato alle persone omosessuali.

L'ispirazione per il ministero che alla fine sarebbe stato istituito come Courage arrivò per la prima volta al cardinale Terence Cooke, arcivescovo di New York, nella primavera del 1978. Il cardinale Cooke desiderava avviare un ministero che affrontasse specificamente i bisogni pastorali e le preoccupazioni dei laici che provavano attrazione per lo stesso sesso e desideravano vivere castamente in conformità con insegnamento cattolico. Così Courage è nato nel 1980. EnCourage è sorto nel 1987, per i loro genitori, i loro coniugi, i fratelli e i conoscenti di persone con questa tendenza.

Riunioni, conferenze, ritiri spirituali, incontri di preghiera, vivere comunitario: tante sono le iniziative di un cammino certamente difficile per riuscire a mantenere un impegno e una scelta di vita non convenzionale. Una vita vissuta nel sacrificio per una chiamata che è lontana dalle logiche della quotidianità ma che rispetta la tradizione cattolica.

L’apostolato si prefigge cinque obiettivi: vivere una vita casta secondo l’insegnamento cattolico; dedicare la vita a Cristo con il servizio agli altri; promuovere uno spirito di fratellanza; essere consapevoli della verità che le amicizie caste non sono solo possibili ma necessarie in una vita cristiana casta; vivere vite che possano servire da buon esempio per gli altri.

Uno dei cappellani spiega: «Courage non è un posto di dibattito. Non prescrive un trattamento. Non è una terapia riparativa o qualche metodo terapeutico. È un apostolato approvato della Chiesa cattolica che si diffonde attraverso il fascino della condivisione naturale di amicizia, senza invadere le intimità delle persone».

«Le persone accolte – prosegue - sono quelle che bussano alle porte dell'apostolato Courage per iniziativa personale e libertà.  Vivere i cinque obiettivi aiuta ad avere una conoscenza di sé stesso e vivere per amare il prossimo come se stesso. E’ amare sé stessi e riconoscere l'impronta divina in sé stessi – conclude - che aiuta a vedere nell'altra persona l'immagine di Dio, a rispettare ed amare. Vedere il corpo come il tempio di Dio. Si arriva a Courage con libertà e si esce di Courage in libertà».

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