24/04/2013

Blogger Pro-choice ammette di aver nascosto il processo Gosnell per proteggere l’aborto

Ci è stata una forte condanna da parte dei conservatori e dei pro-vita nei confronti dei media per aver ignorato il processo di Kermit Gosnell.
Gosnell gestiva una disgustosa “casa degli orrori” a Philadelphia, dove approfittava della disagiata condizione economica e sociale di molte donne. La sua clinica era sporca – gli investigatori hanno trovato feci di gatto e sangue sui pavimenti, e più sangue sparso sulle apparecchiature. Una paziente ha dichiarato di essere stata costretta ad abortire anche dopo aver cambiato idea. Altre pazienti sono state feriti o infette da malattie sessualmente trasmissibili. Gosnell ha ucciso almeno due donne e Dio sa quanti neonati. Ha mantenuto i loro piccoli piedi in barattoli sugli scaffali. Altri corpi sono stati lasciati a marcire nelle stanze intorno alla clinica.

Mano a mano che il processo progrediva, sono venuti alla luce sempre più luridi dettagli. I lavoratori della clinica hanno testimoniato come i bambini urlavano prima di essere uccisi, o come giocavano con i bambini prima di sforbiciare i loro piccoli colli. Ci dovrebbe essere una copertura mediatica costante su questo processo – ma per qualche ragione, i media sono rimasti praticamente in silenzio. Anche un gruppo di politici ha parlato di come i media hanno taciuto questa storia.
Ci sono state molte speculazioni sul perché i media avrebbero cercato di nascondere questa storia al pubblico americano, e ora, una blogger pro-choice e giornalista ha ammesso quello che noi tutti sospettavamo: tutto questo per proteggere l’aborto. I Pro-choice non possono permettersi che le persone vedano la brutta verità di questo caso e le potenziali questioni anti-aborto che potrebbero portare alla luce, così questa storia è stata sepolta.

Megan McArdle di The Daily Beast spiega perché lei ha scelto di rimanere in silenzio fino ad ora:

Capisco perché i miei lettori accusino me ed altri giornalisti, di essere selettivi, di non voler trattare la storia perché mostra le più brutte possibilità del diritto all’aborto. La verità è che la maggior parte di noi tende ad essere meno interessati a queste ripugnanti storie soprattutto se ne è protagonista uno che è della nostra parte.
..Naturalmente, non sto dicendo che mi identifico con quei abortisti criminali che uccidono neonati e feriscono gravemente i loro pazienti. Ma io sono pro-choice.
...Quello che Gosnell ha fatto non è risultato inevitabile dell’aborto legale. Ma mentre l’aborto legale non è sufficiente a creare gli orrori capitati a Philadelfia, è stato necessario. Gosnell è stato in grado di nuocere così tante donne e bambini, perché ha operato in campo aperto.

... Se ci penso un attimo, ci sono ovviamente tante implicazioni politiche nella casa degli orrori di Gosnell. Come diavolo ha fatto questa clinica ad operare per diciassette anni senza che gli ispettori sanitari scoprissero i suoi brutali crimini? Ci sono grandi buchi nel nostro sistema normativo medico? Più precisamente, quelle lacune sono create, in parte, dalla pressione di giudicare con poca cautela le cliniche abortive, o per dirla in modo meno duro, la paura di rimanere impigliati in un tema politico caldo? Questi hanno chiare implicazioni nell’accesso all’aborto, e nella politica dell’aborto.
... Inoltre, sicuramente quelli di noi che siamo pro-choice dobbiamo preoccuparci che ciò possa limitare l’accesso all’aborto: che ne seguano severi provvedimenti nelle cliniche abortive, con severe ispezioni, che un pubblico ribellato richieda maggiori restrizioni sugli aborti tardivi, o che le donne abbiano troppa paura di questo tipo di crimine quando chiederanno un aborto medicalmente necessario.

Non vogliono che la gente associ l’aborto a tali barbarie. Non vogliono che la gente sappia che non è per niente insolito che bambini nascano vivi anche dopo un aborto- e poi sommariamente uccisi. Non vogliono parlare di storie orribili che ritraggono l’aborto in modi negativo.

E mentre è evidente che la mancanza di regole e controlli della clinica di Gosnell ha giocato un ruolo di primo piano negli orrori che si sono perpetuati su donne e bambini, McArdle rende evidente la verità: che i pro-choice si oppongono a restrizioni e regolamenti perché potrebbero limitare l’aborto. è meglio per le donne soffrire in silenzio sotto le mani dei Gosnells Kermit del paese piuttosto di avere delle norme per la salvaguardia della vita, e le ispezioni per garantire che gli aborti vengono eseguiti in modo sicuro. Per loro storie come questa dovrebbero essere sepolte se no le donne non potrebbero più abortire. Dovrebbero passare più normative pro-vita. E questo a loro non va giù.
In pratica è più importante proteggere l’aborto piuttosto che le vite di donne e bambini. Per questo i media sono rimasti in silenzio su questo processo. È spregevole/meschino , la prossima volta che le donne sentano i pro-aborto parlare su come loro siano pro-donne dovrebbero ricordare questa storia: se si tratta di proteggere le donne o nascondere un mostro come Kermit Gosnell per il bene dell’aborto, sceglieranno Gosnell.

traduzione a cura di Carmen Fiore

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews

Fonte: LifeNews

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