26/06/2018

Bambini sopravvissuti all’aborto e lasciati morire tra i rifiuti

In Australia Occidentale il deputato Nick Goiran non ha ancora (dopo 7 mesi) ottenuto alcuna risposta all’interrogazione parlamentare da lui posta circa la morte di 27 bambini sopravvissuti all’aborto, ma poi lasciati morire.

L’orribile scoperta è stata fatta alla fine del 2017. I bambini avevano un’età gestazionale tra le 20 e le 34 settimane e oltre 7.000 persone hanno firmato una petizione per chiedere al parlamento di indagare sulla loro morte: si tratta della più grande petizione mai presentata nello Stato.

Tuttavia, nulla è stato fatto.  Il ministro della salute Roger Cook aveva detto ai media che non ha intenzione di avviare alcuna inchiesta perché «le opinioni sull’aborto possono essere molto divergenti». Ma Goiran ha detto che non si arrende.

Se si fosse trattato della morte non per cause naturali di qualsiasi altro cittadino dell’Australia occidentale, a maggior ragione di bambini, la notizia sarebbe in prima pagina su tutti i giornali, ha detto Goiran.

E qui si tratta di bambini che sono nati, anche se non era intenzione farli nascere, e che perciò dovrebbero avere gli stessi diritti  di qualsiasi altro cittadino:  le leggi che dovrebbero proteggere questi bambini esistono, ma non vengono applicate. Per ironia della sorte, nello stesso Stato, a  Perth ci sono centri d’eccellenza specializzati nella cura dei bambini prematuri, come il  King Edward Memorial Hospital, che riescono ad assistere con successo  bambini nati di 23 settimane. Assistiamo a una delle forme più ingiuste di discriminazione tra esseri umani.

Alcuni ipotizzano che i 27 bambini abbandonati al loro destino sarebbero comunque morti perché probailmente erano malati. Goiran ribadisce: allora perché non condurre un’indagine che avrebbe accertato la cosa? Perché è molto più probabile che i bambini siano stati vittime di aborti tardivi praticati ai limiti delle condizioni richieste dalla legge, anche se versavano in condizioni compatibili con la vita extrauterina.

Della triste sorte dei bambini sopravvissuti all’aborto abbiamo parlato già. Sappiamo che la Cedu non si ritiene competente a valutare se questi piccoletti abbiano o no diritti umani...

In Quebec, in Canada, hanno scoperto che tra il 2000 e il 2012  216 bambini sopravvissuti all’aborto sono stati lasciati morire sui tavoli operatori o tra i rifiuti ospedalieri. Tra il 2000 e il 2009 la stessa sorte è accduta ad altri 491 bambini.

In USA un rapporto federale del 2010 sui dati sulla mortalità infantile perinatale ha indicato che circa 1.270 bambini sopravvissuti all’aborto hanno fatto la stessa fine.

Recentemente i dati cominciano ad essere sempre più nascosti, camuffati: è un argomento scomodo che non piace portare alla luce...

Non tutti hanno la fortuna di Melissa Ohden (nella foto), Gianna Jessen o Claire Culwell.

Redazione

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