Un vero e proprio martellamento ideologico, nel mondo dei cartoon, è quello a cui stiamo assistendo in questo periodo, da parte della lobby LGBT.
Ormai non c’è cartone animato “che si rispetti” che non contenga una coppia gay o minimo un personaggio con un’identità sessuale altra, rispetto a quella etero. Ed ecco che anche in una di quelle serie dedicate ai più piccoli, “A casa dei Loud”, arriva la sua politicamente corretta, coppia di papà gay, come doverosa marchetta al mondo LGBT.
I due personaggi, della serie animata della Nickelodeon, si chiamano Mr. e Mr. McBride e sono i genitori di un ragazzino, Clyde, migliore amico del protagonista Lincoln Loud.
I due genitori, peraltro, sono anche una coppia interrazziale, insomma tutto il meglio dell’ideologia globalista, fintamente antirazzista e tollerante, ma che mira solo a porre le varie culture e le varie visioni della realtà e delle relazioni tutte sullo stesso piano, annullandone di fatto, le oggettive peculiarità e differenze. Parliamo, inoltre, di puntate che vengono trasmette quotidianamente, durante le quali, i bambini si abitueranno di fatto, passivamente, giorno dopo giorno, ad una certa concezione della famiglia, dunque, siamo di fronte ad una vera e propria forma di un indottrinamento sistematico
Ovviamente i due papà sono presentati come due genitori perfetti, iperprotettivi e iperaffettuosi, infatti, la Nickelodeon pare avere dimestichezza coi personaggi “gay friendly” che avrebbe già inserito nelle serie "Bubble Guppies – Un tuffo nel blu e impari di più" e "La leggenda di Korra".
Ma stavolta perché limitarsi ad un’eccezione se si può dare un chiaro taglio LGBT alla propria produzione? Evidentemente il “mercato arcobaleno” rende bene!