Molto spesso capita che le notizie diffuse servano a spostare l’attenzione da informazioni utili per la nostra sicurezza, questa volta è il caso dei medici obiettori in Puglia
“È costante il tentativo, condotto da vari attori della scena socio-politica, di far apparire eccessivo il numero dei medici obiettori di coscienza in Italia e in Puglia in particolare, e comunque tale da inficiare la possibilità di accedere all’esecuzione delle interruzioni volontarie della gravidanza da parte delle donne interessate”. Lo denuncia il Forum delle associazioni familiari della Puglia, replicando ad alcuni articoli pubblicati dall’edizione locale di un quotidiano. Il Forum ricorda che “in Puglia, in particolare, la percentuale dei ginecologi obiettori di coscienza è scesa dal 2001 al 2011 di 10 punti percentuali, passando dal 79,5 % del 2001 al 69,7% del 2011”. Piuttosto, il Forum invita a prestare “particolare attenzione” al dato relativo al “tasso di abortività fra le minorenni, in Puglia in costante crescita”. “Tutto questo – aggiunge – malgrado la distribuzione gratuita di contraccettivi assicurata dalle Regione alle minorenni fin dal 2008 tramite i consultori Asl e il contemporaneo boom del ricorso alla pillola del giorno dopo, fatto registrare dalle adolescenti pugliesi”. “Forse – conclude – c’è da ripensare a cosa significa fare davvero educazione sessuale: in famiglia, a scuola, sui media, c’è bisogno di ascoltare quelli che sono i veri bisogni dei ragazzi, che non sono la prescrizione veloce e facile della pillola del giorno dopo, ma il bisogno di ricapire il significato di affettività e sessualità”.
Fonte: AgenSir