07/05/2016

Aborto: per la massoneria francese è un pilastro della società

L’aborto piace alla massoneria, così come ai satanisti. E se è vero che non tutti gli abortisti sono massoni e satanisti, è però altrettanto acclarato che tutti i massoni ed i satanisti promuovono l’aborto.

Recentemente ne abbiamo avuto conferma in maniera esplicita. Leggiamo infatti da Generazione Voglio Vivere che l’8 aprile scorso, il Grande Oriente di Francia (GODF) ha assegnato il riconoscimento “Marianne Jacques France” a Simone Veil, 88 anni, ex ministro, primo presidente del Parlamento europeo e soprattutto autrice della legge che legalizzò l’aborto in Francia (nel 1974).

La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza del Presidente del Senato Gerard Larcher. Nel consegnare il busto della Marianne ai figli della sigora Veil, Daniel Keller, “Gran Maestro” del GODF ha dichiarato: «Simone Veil incarna l’impegno repubblicano tanto caro alla frammassoneria. La legge sull’aborto è diventata il simbolo del miglioramento dell’Uomo e della società a cui lavorano i massoni; questa legge resta un pilastro della nostra società».

Non si potevano usare parole più chiare. Ecco la prova che l’omicidio di milioni di bambini innocenti è ritenuto dai massoni addirittura un “pilastro della società”. Certe anime candide sempre intente a minimizzare, giustificare e cedere a compromessi ora sono servite. Quando parliamo di lobby ben inserite nei centri di potere e della loro influenza sulle istituzioni politiche non stiamo esagerando.

D’altra parte, ad ammettere tutto ciò è stato anche Maurice Caillet, medico francese, specializzato in chirurgia ginecologica ed ex membro del GODF.

Caillet ha raccontato nel libro autobiografico “Ero massone. La mia conversione dalla massoneria alla fede” (Piemme, 2010) di come la massoneria abbia promosso le leggi a favore del divorzio, dell’aborto, delle unioni civili e omosessuali, della manipolazione degli embrioni, della depenalizzazione delle droghe leggere e della legalizzazione dell’eutanasia.

Sul tema dell’omosessualità, però, c’è ancora qualche incertezza e divisione. Apprendiamo ad esempio da Corrispondenza Romana che «la Glrb ovvero la Gran Loggia Regolare del Belgio ha rotto le proprie relazioni internazionali con la Gran Loggia del Tennessee per il rifiuto opposto da quest’ultima ad accogliere le richieste di adesione presentate da candidati omosessuali». Lo stesso era avvenuto lo scorso 8 marzo con i “confratelli” della Georgia.

«Si legge in una lettera della Loggia belga, scritta il 19 aprile scorso: “Riteniamo che chiunque debba essere rispettato indipendentemente dal proprio orientamento sessuale”, principio a suo dire oggi violato. Non può pertanto accettare di vedere “la propria credibilità e la propria serenità minate” dal fatto che nella stessa Catena universale della massoneria regolare di cui essa fa parte, vengano riconosciuti anche membri “con simili attitudini discriminatorie”».

Redazione


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