Altra agghiacciante storia di due genitori che scelgono scientemente di uccidere il proprio figlio, all’ottavo mese di gravidanza, per non prendersene cura a causa di handicap o menomazioni.
La notizia viene dalla Procura di Mantova che ha aperto un’indagine su un aborto condotto all’estero, fuori dai termini previsti dalla legge. Una coppia si sarebbe recata in Grecia per praticare l’ aborto sul proprio figlio, reo di soffrire di una malformazione.
Il bimbo è stato ucciso mediante un’ iniezione letale di cloruro e potassio, a seguito della quale la donna, rientrata in Italia, è ricorsa alle cure gratuite del Sistema Sanitario nazionale sottoponendosi al parto cesareo presso l’ospedale Carlo Poma di Mantova.
I Carabinieri sono stati allertati alla notizia della strenua resistenza dei genitori nel sottoporre il bimbo all’autopsia.
Redazione
Fonte: Unione Sarda