E’ uno dei vari tweet, post social o riferimenti che il vescovo, poi cardinale e ora Pontefice, Robert Francis Prevost ha pubblicato in favore della Vita nascente e in netto contrasto sui temi quali aborto ed eutanasia. Le posizioni del nuovo Papa, infatti, sono in linea con quelle dei suoi predecessori e in generale con la Dottrina Sociale, il Magistero della Chiesa e il Vangelo.
I tweet contro Clinton e l’aborto
L’attuale Papa Leone XIV ha spesso, come detto, lasciato trasparire la sua posizione sulla Vita attraverso i social, il più delle volte ripostando tweet o contenuti di altri profili, ma appunto appoggiandoli e condividendo quanto espresso. Come nel novembre 2016: pochi giorni dopo la prima vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America, Prevost condivise un contenuto di Catholic News Agency nel quale veniva riportata la notizia di come - una delle cause della sconfitta di Hillary Clinton fu «secondo gli stessi Democratici, aver ignorato i pro-life». O la ricondivisione di una notizia, nel 2017, di un gruppo cattolico che si oppose fermamente a un disegno di legge sul finanziamento dell’aborto nello stato dell’Illinois o - ancora - di un reportage su «Cosa succede quando i bambini sopravvivono all’aborto».
Post social su gender e fine vita
Anche sui temi del gender e del fine vita l’allora vescovo Prevost - tra il 2016 e il 2017 - ricondivise alcuni post sull’allora social Twitter (oggi X), sempre dal profilo di Catholic News Agency. Tra questi possiamo notare la notizia di quando il governo del Paraguay rifiutò l’ideologia di genere: «la Famiglia è composta da padre, madre e figli» e la presa di posizione del Belgio contro l’approvazione della legge sull’eutanasia in Canada, quando i cittadini del paese nordeuropeo implorarono ai propri connazionali malati e fragili di «non andare» in Canada.
La posizione di Leone XIV
Possiamo dunque permetterci di affermare che su gender, aborto e fine vita Papa Leone XIV ha una posizione chiara e coerente con la dottrina cattolica su tutti e tre i temi. È fermamente contrario all’aborto, che considera una grave ingiustizia contro i più vulnerabili; rifiuta l’ideologia gender, che vede come una minaccia all’identità umana e alla famiglia, e sostiene la complementarità tra uomo e donna. Sul fine vita, si oppone con decisione all’eutanasia e al suicidio assistito, promuovendo invece la cura, l’accompagnamento e la dignità della persona sofferente.
Una spinta in più, dunque, per credenti e non credenti pro life per continuare sulla strada della battaglia per difendere i più vulnerabili, la famiglia e la vita in ogni sua fase e condizione. Tra l’altro una spinta al mondo pro Vita che lo stesso Leone XIV ha dato ieri, durante il suo prima Regina Coeli, quando ha salutato «i partecipanti alla Manifestazione “Scegliamo la Vita”» che il giorno prima ha richiamato a Roma oltre 10mila partecipanti.