28/02/2023 di Giuliano Guzzo

Aborto, droghe, eutanasia, Lgbt. Ecco la nuova deriva radicale del Pd con Elly Schlein

«Io sono sempre stato uno con le valigie in mano e stavolta prendo atto che è arrivato il momento. Nasce un nuovo soggetto che non è più il Pd che avevamo fondato e prendo atto della marginalizzazione dell'esperienza popolare e cattolico democratica». Queste parole con cui Beppe Fioroni - storico dirigente della Margherita, tra i fondatori del Pd e sostenitore di Stefano Bonaccini – ha scelto di lasciare il partito a seguito della vittoria di Elly Schlein, raccontano più di mille altre in che cosa si traduce la nuova segreteria piddina: in un terremoto.

Un terremoto anzitutto per il Pd, appunto, che, con la trentasettenne che ora lo guida, si vede trascinato in un’area decisamente radicale, ergo: pro aborto, pro eutanasia, pro rivendicazioni Lgbt, pro cannabis, pro qualsiasi cosa insomma l’agenda dei cosiddetti “nuovi diritti” dovesse mettere a tema. Non è da questo punto di vista un caso, anzi, che Schlein abbia incassato nel tempo l’appoggio di Alessandro Zan, di Laura Boldrini, perfino di nomi nobili – come Beatrice Borromeo – insomma di tutto l’establishment della sinistra ultra radical chic. Le tempestive valigie di Fioroni, che pure nessuno ricordava come un gladiatore per i principi non negoziabili, sono dunque indicative del fatto che se prima il Pd a periodi alterni spingeva per i “nuovi diritti” ora con ogni probabilità lo farà in modo quasi quotidiano.

Ma poi c’è anche una seconda ragione per cui Elly Schlein rappresenta un terremoto, e cioè perché spingendo il Pd molto a sinistra potrebbe lasciare orfana una fetta importante di elettorato, che potrebbe quindi migrare o nell’area di Renzi e Calenda oppure perfino in quella di Berlusconi, chi può dirlo. Va anche detto che osservatori attenti delle cose politiche italiane come Marco Travaglio, ospite nelle score ore da Lilli Gruber su La7, escludono che possa ricrearsi neppure ora «un grande centro» di cui da troppo tempo si parla e basta. Possibile.

Resta però che una segreteria come quella di Schlein, così estrema come si è detto, non si era mai vista. E questo non solo il buon Fioroni, ma tutta la componente cattolica del Pd – nella quale formalmente rientra anche Enrico Letta – difficilmente potrà far buon viso a cattivo gioco all’infinito con un partito che somiglia ora più a Leu che al Pd come l’abbiamo sempre conosciuto. Ciò detto, sul terremoto di Elly Schlein vanno precisate almeno altre due cose. La prima è che esso non si sarebbe mai consumato, come hanno notato osservatori acuti come la scrittrice femminista Marina Terragni, se non fosse stato preceduto da un altro sisma rivoluzionario: quello di Giorgia Meloni.

In altre parole, difficilmente ora la sinistra avrebbe una leader donna se prima non ci avesse pensato la destra, portando una donna addirittura a Palazzo Chigi. Considerazione numero due, direttamente collegata a quanto fin qui detto: Elly Schlein è una dalle idee, anzi dalle ideologie molto forti. Pur nel tempo delle post ideologie, come si è soliti chiamarlo, il suo essere transfemminista, fluida, green, pro immigrazione e laicista appare insomma chiarissimo. Ciò significa che chiunque abbia a cuore i principi della difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa deve più che mai stare vigile. Tanto più che Elly Schlein in realtà non sta affatto all’opposizione: O meglio, lo è solo in Parlamento.

Ma la cultura politica che lei incarna si trova ora ai vertici dell’Unione europea, domina nelle università, nelle redazioni dei maggiori quotidiani e tiene in scacco persino eventi un tempo nazionalpopolari, Festival di Sanremo docet. Ecco che allora davvero non solo il centrodestra al governo, ma tutti quanti credano nei principi non negoziabili, sono avvisati: la vera partita valoriale controcorrente, oggi, la stanno giocando loro. Hanno infatti dinanzi non una giovane leader, ma una corazzata. Dimenticarlo, credendo appunto Schlein sola soletta all’opposizione, sarebbe da sprovveduti.

 

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.