Il Presidente del Guatemala Alejandro Giammattei si dimostra, ancora una volta, coerente con l’impegno preso a favore della vita nascente e della famiglia fondata sul matrimonio.
Lo scorso 12 ottobre, infatti, ha sottoscritto la Dichiarazione del "Consenso di Ginevra”, dichiarazione promossa dalla Amministrazione Trump lo scorso ottobre 2020, cosponsorizzata dai governi di Brasile, Egitto, Ungheria, Indonesia, Uganda e firmata da una quarantina di paesi.
Gli Stati Uniti, in realtà, con l’arrivo alla Casa Bianca del Presidente Joe Biden, dallo scorso 28 gennaio, avevano deciso di ritirare la firma e dunque l’impegno americano nella dichiarazione pro life e pro family. Il ‘Consenso di Ginevra’, è stato definito dall’Associazione pro famiglia del Guatemala (AFI) come "un documento transnazionale per la protezione dei diritti umani, della vita, della famiglia e della libertà in tutto il mondo che impegna i paesi a migliorare l'accesso alle cure sanitarie per le donne, preservare la vita umana dal concepimento, rafforzare la famiglia come fondamento della società e proteggere la sovranità nazionale dall'imposizione di leggi contro i diritti".
Al momento della firma del documento, il Presidente Giammattei ha sottolineato che la dichiarazione ha l'appoggio di 34 paesi del mondo e ha sottolineato che "l'adesione del Guatemala a questa dichiarazione è un passo in più della politica pubblica nella protezione della vita e nell'istituzionalizzazione della famiglia, anche in riferimento alla normativa che il governo ha recentemente promulgato ed è dunque un chiaro messaggio alla comunità internazionale. Con questa presa di posizione, infatti, il Guatemala vuole affermare la vita nascente come diritto fondamentale e ribadire che qualsiasi pretesa di consenso internazionale a favore dell'aborto, come alcuni tristemente affermano, è totalmente falsa”.