25/10/2019

Vs Droga. Contro lo sballo occorre una proposta educativa - Convegno in Regione Lombardia

Lo scorso 5 ottobre, la Regione Lombardia ha organizzato, con la collaborazione di altre associazioni, tra cui la nostra Pro Vita e Famiglia Onlus, un convegno sul tema del rapporto fra i giovani e l'uso delle sostanze stupefacenti, dal titolo "Vs Droga. Contro lo sballo occorre una proposta educativa". L'obiettivo dell'evento è stato quello di prendere in esame il problema della dipendenza, individuando le possibilità di ricostruire nei ragazzi ciò che la droga ha portato via loro.

In una società che, com'è stato spiegato nell'introduzione dei lavori, sembra dividersi fra proibizionismo ed antiproibizionismo, gli autorevoli relatori dell'evento hanno preferito basarsi sul realismo, su dati, quindi, scientifici e su un'accurata analisi dei fenomeni, per trattare un tema come questo, tanto delicato, quanto necessario da affrontare.

Sappiamo bene, infatti, che al giorno d'oggi in alcuni casi si parla di droghe "leggere", troppo spesso sottovalutando gli effetti negativi che esse hanno su coloro che ne fanno uso ed il grave impatto che provocano sulla salute fisica e psichica di chi ne è dipendente. Per non parlare delle gravi conseguenze sulla crescita degli adolescenti, sullo sviluppo del loro senso critico e della capacità di discernere il bene dal male, ciò che è costruttivo da ciò che non porta nulla di buono, ciò che mira al raggiungimento di obiettivi formativi, da ciò che distrae, tendendo trappole da cui liberarsi non è scontato.

Riedificare è il compito di chi si trova a svolgere il delicato ruolo di accompagnare i ragazzi in un processo di liberazione dalla schiavitù della dipendenza, una mansione tanto nobile quanto ardua, per combattere gli effetti devastanti del «deserto educativo» in cui spesso i giovani si trovano ad essere privi di validi punti di riferimento. Da qui deriva l'idea di "territorio educante", proposta da Federico Samaden, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero Trentino Rovereto e Levico Terme, in cui ciascuno si impegni ad offrire «prospettive di senso» a chi, come i ragazzi, se abbandonato a sé stesso, può incrociare sul proprio cammino il vortice della droga.

«Bisogna smettere di pensare che la prevenzione della tossicodipendenza sia una faccenda che riguarda gli esperti, affidata ai Sert e a persone provenienti dalle comunità di recupero invitate di volta in volta nelle scuole. Tutti nella società devono sentirsi responsabili del problema, cominciando col dire che tutte le droghe fanno male, e questo purtroppo oggi non avviene. Tutti noi siamo responsabili non solo per i nostri figli, ma per i figli di tutti».

Di seguito, abbiamo il piacere di mostrarvi i video della prima e della seconda parte del convegno.
Vi auguriamo una buona visione.

di Luca Scalise

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