02/03/2021 di Luca Volontè

USA, ecco l'Equality Act che favorisce gli Lgbt. Ma si preparano barricate a difesa delle misure pro life

Lo scorso 25 Febbraio, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato l'Equality Act, una legge che sancisce dei veri e propri privilegi alla comunità Lgbt in ogni ambito della vita sociale e pubblica americana, a scapito della libertà religiosa e dei diritti fondamentali dei genitori. Si tratta di una codificazione sistematica della ideologia di genere nella legge federale. Con un voto di 224 favorevoli e 206 contrari, la Camera ha approvato l'Equality Act solo sei giorni dopo la sua presentazione il 18 febbraio, una approvazione ‘sprint’, dunque, pretesa da Joe Biden in persona. Il cattolico Biden ha così schiaffeggiato ancora una volta non solo i cristiani americani  ma la stessa Conferenza Episcopale Usa che, nei giorni precedenti alla votazione, aveva inviato una lettera precisa e ferma che illustrava le ragioni di una grandissima preoccupazione per il testo di legge.

Nella lettera del 23 febbraio, infatti, cinque presidenti di commissione dell'USCCB hanno scritto ai membri del Congresso. I firmatari erano il vescovo di Oakland Michael Barber, presidente del comitato per l'educazione dell'USCCB; l'arcivescovo di Oklahoma City Paul Coakley, presidente del comitato per la giustizia interna dell'USCCB; il cardinale e arcivescovo di New York  Timothy Dolan, presidente del comitato per la libertà religiosa dei vescovi; il vescovo du Tulsa David Konderla, presidente del sottocomitato per il matrimonio; e l'arcivescovo di Kansas City Joseph Naumann, presidente del comitato per la vita.

Nella lettera si evidenziava, tra l’altro, che il testo legislativo "include il rifiuto della differenza sessuale e la falsa presentazione del 'genere' come solo un costrutto sociale”, e ciò potrebbe costringere le strutture delle chiese a "ospitare funzioni che violano il loro credo". Le donne, inoltre, dovrebbero condividere spazi riservati, gare di sport e spogliatoi con maschi biologici che si identificano come donne transgender. Le agenzie di adozione religiose dovrebbero affidare i bambini a coppie dello stesso sesso o forse pensare di chiudere.

Le legge passata alla Camera, che dovrà essere votata dal Senato, limiterebbe anche le protezioni della libertà di coscienza per gli operatori sanitari e gli ospedali di ispirazione religiosa. Un attacco frontale, ha scritto la rivista ‘The Federalist’, ai cristiani (oltre alla biologia), alla libertà personale, sociale e alla stessa sessualità. Le stesse organizzazioni femministe americane si sono scagliate contro questa decisione, lamentando come essa sia l’ennesimo attentato dell’ ideologia Transgender, nonché un pericolo all’identità e ai diritti delle donne americane. Il voto finale sul testo, come detto, sarà però al Senato, dove Democratici e Repubblicani si equivalgono sul piano dei numeri e le speranze di una bocciatura sono più che reali.

Nel frattempo i Repubblicani della Camera non sono stati con le mani in mano e stanno organizzando un’opposizione feroce e totale, con ogni strumento regolamentare possibile, per opporsi anche alla abolizione (voluta da Biden e da Democratici) dell’Hyde Amendment, ossia la norma che impedisce di finanziare gli aborti con il bilancio pubblico (e quindi con le tasse dei contribuenti). Non solo, in questi ultimi giorni è stata presentata una nuova proposta di legge che mira a proteggere la libertà religiosa di chiese e credenti dalle imposizioni che si potrebbero introdurre proprio dopo la definitiva approvazione in Senato dell’Equality Act. “Lotta Continua per la Libertà”, il nuovo motto dei Repubblicani Usa.

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