10/10/2021 di Luca Volontè

Usa. Così i genitori protestano per riavere la libertà educativa

 “I genitori sono i primi educatori dei figli”. Così negli Usa, il ‘Virginia Rally’, manifestazione organizzata dai genitori delle scuole dello stato ha sollecita gli elettori, che si recheranno alle urne il prossimo 2 novembre per votare il nuovo Governatore della Virginia,  a "respingere" i programmi liberali della scuola, chiedendo il cambiamento dell’attuale sistema educativo ed un reale e pieno rispetto per diritti dei genitori nel sistema scolastico pubblico.

Nel raduno dei giorni scorsi i partecipanti di ogni denominazione cristiana hanno criticato le affermazioni del candidato Democratico alla carica di Governatore, Terry McAuliffe, che la scorsa settimana aveva negato ogni diritto di educazione e scelta educativa dei genitori nei confronti dei loro figli. Al dibattito pubblico tra i candidati della scorsa settimana, McAuliffe ha sostenuto che i genitori non dovrebbero consigliare le scuole sul contenuto insegnato ai loro figli. Durante il suo mandato di governatore, nel 2016, aveva posto il veto al disegno di legge "Beloved" che avrebbe permesso ai genitori di essere informati della potenziale esposizione dei loro figli a "libri sessualmente espliciti" e di esentare i figli da qualsiasi lezione avessero ritenuto inappropriata.

I genitori di molti alunni avevano nei mesi scorsi protestato con rabbia contro la ‘Fairfax County High School’, poiché i libri presentati agli alunni contenevano "materiale sessualmente esplicito" senza che i genitori ne avessero avuto conoscenza o avessero dato il loro consenso. Nei libri "Gender Queer" di Maia Kobabe e "Lawn Boy" di Jonathan Evison, in seguito alle proteste rimossi dalla scuola, c’erano descrizioni di masturbazione e pedofilia.

Molte dunque le voci di semplici genitori che hanno protestato contro le politiche progressiste dell’attuale Governatore e del candidato Democratico, invitando i tanti papà e mamme presenti a "respingere" il sistema della scuola pubblica e combattere per i "cuori e le anime" dei bambini.

"Dobbiamo essere coraggiosi, il coraggio genera coraggio. Questa è una battaglia per i cuori e le anime dei nostri figli. E un modo importante in cui si può combattere è alle urne", ha detto Hidalgo Menders, leader delle Donne Repubblicane alla manifestazione. Non è solo una questione elettorale, ma dopo la diffusione del video del dibattito tra i due candidati e le sconcertanti parole del candidato Democratico McAuliffe, sono molti i genitori di ogni estrazione politica che si stanno schierando contro le sue affermazioni che mortificano il ruolo e eliminano i diritti dei genitori.

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