04/04/2022 di Luca Volontè

Usa. Altri tre stati proteggono lo sport femminile dall’invasione transgender

Arizona, Oklahoma e Kentucky, a fine marzo, si sono uniti alla schiera di altri stati le cui legislature guidate dai repubblicani hanno approvato leggi per proteggere gli sport femminili dagli attivisti transgender.

Gli stati, infatti, si uniscono a Texas, Alabama, Mississippi e Iowa, tra gli altri, così come lo Utah. Il Congresso dell’Indiana si è infatti detto pronto a votare nuovamente la legge che vieta ai maschi e transessuali di partecipare alle manifestazioni femminili, dopo che era arrivato però il veto del Governatore. Tutte e tre le legislature statali hanno approvato le leggi, che passeranno appunto ai rispettivi governatori nei prossimi giorni, sperando non adottino il veto e respingano le proposte.

La Camera dell'Arizona, dominata dai Repubblicani, ha approvato con 31 voti a favore e 24 contrari la legge SB 1165 e l’ha inviata per la firma del governatore Doug Ducey. Secondo l'Associated Press, Ducey non ha ancora detto se firmerà la legge.

I politici dello Utah, invece, hanno votato per annullare il veto del governatore Spencer Cox e la legislatura dello Stato dell'Indiana ha già previsto di fare lo stesso a maggio.

Nel dettaglio la legge proposta dall’Arizo si applicherebbe non solo allo sport agonistico e dilettantistico, ma anche alle scuole pubbliche e ai college, così come alle istituzioni private che competono con le scuole pubbliche.

La legge SB2 dell'Oklahoma, invece, è passata per 37 voti favorevoli contro 7 contrari, e attende ora la firma del governatore Kevin Stitt, che ha solo pochi giorni per decidere se porre il veto o approvare la legge. La legislazione è quasi identica a quella dell'Arizona e impone che «le squadre designate per 'femmine', 'donne' o 'ragazze' non siano aperte agli studenti di sesso maschile", permettendo agli studenti di citare in giudizio una scuola se questa viola la legislazione e priva lo studente di un'opportunità atletica». Il disegno di legge, inoltre, ordina ai genitori o tutori legali di uno studente all'inizio di ogni anno scolastico di «firmare un documento che riconosce il sesso biologico dello studente alla nascita».

Mentre i media non hanno confermato né smentito se il governatore Stitt abbia espresso il suo sostegno alla legge, Stitt ha comunque alle spalle una storia pro family, in particolare dalla parte della legislazione radicata nella realtà biologica.

I legislatori del Kentucky, seguendo i loro colleghi, hanno approvato la legge SB83 con una maggioranza di 26 voti favorevoli e 9 contrari, e in questo caso la legge vieta agli uomini che pensano di essere donne di partecipare a sport femminili fin dal college. La legislazione richiederebbe agli studenti di avere una copia originale e non modificata del loro certificato di nascita o un documento firmato da un medico. Secondo il Courier Journal, il governatore democratico Andy Beshear non ha indicato se approverà o porrà il veto alla legge.

La testata ha notato che le supermaggioranze repubblicane della legislatura statale «hanno il potere comunque di annullarlo».

Insomma, per combattere le angherie maschiliste camuffatesi da pretese di diritti transessuali, i conservatori repubblicani di molti Stati si stanno battendo per leggi adatte a difendere i diritti delle donne e per rispettare la biologia e lo sport, in particolare per bambine, ragazze e donne.

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