01/04/2022 di Luca Volontè

UK. Johnson difende sesso biologico e si scatena la polemica

Il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato nei giorni scorsi che quando si considerano le questioni transgender riconoscere il sesso biologico di una persona è «estremamente importante». Il primo ministro stava rispondendo ad Angela Richardson, membro del Parlamento britannico, che ha chiesto come i giovani confusi sul loro genere sessuale potrebbero essere meglio supportati.

La settimana scorsa, su questo argomento, il leader laburista Sir Keir Starmer è stato criticato per aver affermato che «le donne trans sono donne e questa non è solo la mia opinione, questa è effettivamente la legge», travisando palesemente il vero contenuto della normativa.

A metà marzo anche J.K. Rowling, scrittrice e “madre” di Harry Potter, aveva criticato il leader laburista proprio per queste sue prese di posizione, affermando che lo stesso partito «non può più contare su di lui per difendere i diritti delle donne» e accusandolo, appunto, di  aver «pubblicamente travisato» la legge sull'uguaglianza del 2010. La norma, infatti, protegge legalmente le persone dalla discriminazione sul posto di lavoro e nella società in generale, ma non afferma che le persone transgender siano identificabili diversamente dal loro sesso biologico.

Ebbene, proprio nei giorni scorsi la domanda della parlamentare conservatrice Richardson aveva preso spunto dal rapporto istituzionale che chiede una profonda revisione dei servizi clinici sull’identità di genere del Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Nel rispondere, il Primo Ministro Johnson ha detto: «Penso che questa sia una di quelle questioni che richiede estrema sensibilità, tatto, amore e cura. Dobbiamo riconoscere che quando le persone vogliono fare una transizione nella loro vita, dovrebbero essere trattate con la massima generosità e rispetto possibili. Abbiamo sistemi in questo Paese che lo permettono e lo hanno fatto per molto tempo. Voglio dire inoltre che penso che, quando si tratta di distinguere tra un uomo e una donna, i fatti di base della biologia rimangono prepotentemente importanti. La biologia definisce chi sia una donna».

Le reazioni sono state contraddittorie. Le lobby pro-trans, infatti, hanno reagito polemicamente alle osservazioni del primo ministro e rappresentante della famosa realtà Lgbt Stonewall ha dichiarato che «le vite e le esperienze umane non possono essere sempre etichettate». Kai O'Doherty, capo di Mermaids – l’organizzazione di beneficenza britannica che sostiene le varianti di genere e i giovani transgender – ha affermato: «Crediamo che sia nell'interesse di tutti non attribuire così tanto peso alla biologia quando si discute di questioni trans» e ha poi aggiunto che «i diritti del sesso e i diritti trans non sono in contrasto tra loro».

Fortunatamente la risposta di Johnson è stata accolta con favore da altre realtà associative, come per esempio il gruppo per i diritti delle donne ‘Fair Play For Women’, che ha twittato: «Grazie Angela Richardson per aver sollevato questa importante questione al PMQs. Una chiara risposta di buon senso da Boris Johnson. #sexmatters».

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