11/02/2021 di Manuela Antonacci

Sul sito della DeAgostini spunta il questionario gender-fluid

“Come dobbiamo riferirci a te? Scegli la frase in cui ti rispecchi: ciao sei riuscita ad attivare il libro digitale; ciao sei riuscito ad attivare il libro digitale; ciao sei riuscit* ad attivare il libro digitale?”

Questa domanda fa parte di un questionario online, come ci racconta F. D., il papà che ci testimonia come sia stato sottoposto a suo figlio che frequenta la scuola media, proprio tramite il sito della scuola, attraverso un’applicazione collegata.

“Papà guarda che cosa ho visto!” gli avrebbe detto il ragazzino, mostrandogli il sito della Dea (De Agostini). Come ci racconta F. D. “Quando i ragazzi entrano con i contenuti multimediali per attivare un cd o scaricare qualche contenuto collegato ai libri di testo, c’è un questionario obbligatorio perché se non lo completi non vai avanti, che chiede allo studente che si appresta a scaricare il contenuto multimediale, come preferisce essere appellato.” Continua e sottolinea il papà- “Noi sappiamo bene a quale ideologia fanno riferimento e il privato De Agostini ci è cascato pure lui. E non è bello pensare che anche ragazzini più piccoli di mio figlio che ha tredici anni e che vanno a scaricare lo stesso tipo di materiale, si possano trovare di fronte a domande simili che ingenerano confusione”.

E in effetti, non capiamo davvero il senso di questa “operazione”, affatto necessaria sia ai fini didattici, sia ai fini educativi. Forse serve ad instillare nei ragazzi il dubbio che non si nasca maschi e femmine, come natura crea? Perché sembra davvero finalizzata all’insinuazione di un dubbio, un po’ come la storia della rana bollita: far cuocere nel brodo dell’ideologia, soprattutto i minori, un po’ alla volta, alzando l’asticella della temperatura man mano, inesorabilmente, in modo che ci sia abitui poco alla volta a mettere da parte l’evidenza e ad abbracciare concezioni improbabili della sessualità.

Operazioni davvero meritevoli di biasimo e di condanna, soprattutto quando sono rivolte a personalità in formazione, come, in questo caso, i ragazzi.

 

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