Anche se questo mondo sembra averli dimenticati, i principi non negoziabili (sacralità della vita, della famiglia naturale e libertà educativa dei genitori) sussistono.
A prescindere dalla religione e da qualsiasi idea politica, se la società non riconosce a tutti il diritto di vivere (e di nascere), non protegge e non incoraggia l’unione stabile di un uomo e una donna tesa alla procreazione, e non riconosce il diritto-dovere dei genitori di istruire ed educare la prole, chi ci rimette sono le persone: vengono eliminate quelle non gradite, considerate non degne di vivere secondo l’ideologia dominante al momento. Individui soli, o meglio, isolati, vivono senza radici, senza sicurezza e senza identità se non possono contare su legami familiari affettivi forti e stabili.
Certamente esistono padri e madri indegni o criminali, certamente anche i bambini che crescono nelle favelas brasiliane possono riuscire a realizzarsi e magari diventano famosi calciatori, ma le eccezioni non fanno la regola. E la regola, la legge naturale (che questo mondo disconosce) va rispettata. Perciò torniamo a riflettere insieme sull’educazione, sulle ingerenze totalitarie dello Stato sedicente democratico nel rapporto genitori-figli, sulle origini del pensiero che permea l’ideologia liquida e malsana che oggi sembra dominare.
Sembra.
Perché noi siamo convinti che le persone, col semplice buon senso, se rettamente informate, nella verità e nella libertà, sono nella stragrande maggioranza d’accordo con noi su tutta la linea. Bisogna solo svegliare le coscienze, offrire gli strumenti per difendersi dal lavaggio del cervello che le ideologie praticano in modo incessante e subdolo attraverso i grandi media, il cinema, i social e i “divertimenti” a buon mercato, alla portata di tutti.
Per questo c’è ProVita & Famiglia, cari Lettori: noi e voi, insieme, impegnati nella buona battaglia.