24/10/2023

Studio irlandese: il 50% di chi chiede trattamento di genere presenta l’autismo

Il National Gender Service dell’Irlanda - ovvero il servizio sanitario che si occupa della medicina di genere e, dunque, anche della disforia di genere - ha recentemente rivelato dati eloquenti di come «oltre il 50%” di coloro che cercano una valutazione di genere in Irlanda hanno l’autismo», specificando che «questo numero è in aumento».

Le osservazioni sono state fatte dal dottor Karl Neff, consulente endocrinologo e responsabile clinico presso il National Gender Service, in risposta a una domanda della parlamentare indipendente Carol Nolan. «Mi è stato chiesto di commentare un'interrogazione parlamentare rispetto al legame tra autismo, disforia di genere e incongruenza di genere» ha detto, aggiungendo che si tratta di un fenomeno «ben documentato».

«L’aumento della prevalenza dell’autismo e della neurodiversità nella popolazione transgender è ben documentato ed è stato dimostrato in numerosi studi di ricerca a livello globale» ha continuato. «Al National Gender Service, i dati di audit nel 2019 dimostrano che il 10% delle persone visitate per la valutazione iniziale aveva una diagnosi preesistente di autismo e un ulteriore 24% aveva caratteristiche cliniche di autismo nella valutazione clinica. Pertanto, almeno il 34% delle persone che si sono rivolte a noi per la valutazione iniziale nel 2019 avevano una diagnosi preesistente di autismo o avevano chiare caratteristiche di autismo». Il dottor Neff ha inoltre aggiunto che «i dati di audit attuali indicano che questo numero è in aumento, ed è attualmente superiore al 50%».

Una rivelazione, questa, che dovrebbe far riflettere molto sul modo di approcciarsi e di accompagnare le persone - e soprattutto i bambini - che soffrono di disforia di genere e che dovrebbe essere l’ennesima e inconfutabile prova di come soprattutto l’approccio affermativo è estremamente pericoloso per la salute e il benessere di chi, invece, si trova già in estrema difficoltà e andrebbe ascoltato, accompagnato e non per forza “accontentato” con procedure e ideologie anti-scientifiche.

 

Fonte: Gript

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