16/02/2024 di Gloria Callarelli

Sport gratuito per le neomamme. Al via il progetto solidale a Roma, ecco dove

Sport gratis per le neomamme. A Roma è realtà, ma soprattutto ha utilità forse sconosciuta ai più e sottovalutata. Per chi è diventata mamma da poco, infatti, è importantissimo riuscire a ritagliarsi tempo di qualità anche per il benessere fisico. L’idea – e il progetto – si chiama “Viva la neomamma” (QUI i dettagli) e nasce da Alessandro e Ilaria, marito e moglie, che gestiscono il settore sportivo del Physical Village Roma. Un’idea nata dall’esperienza personale del diventare genitori. Abbiamo intervistato proprio Alessandro che ci ha spiegato i dettagli dell’iniziativa del centro sportivo che si trova in via Federico Turano, 44 – tra Tor Sapienza e Tor Cervara, nella zona est di Roma.

 

Alessandro come è nato il progetto?

«Il progetto nasce dall’esperienza. Con mia moglie Ilaria abbiamo due bambini piccoli, di 3 anni e mezzo e 2 anni. Una volta un amico mi disse: “Quando si ha un figlio, è come rinascere, perché inizia una nuova vita. La vita da Genitori” e in questa nuova vita da genitori ci siamo resi conto di quanto le cose possano cambiare. Oggi, in una vita spesso frenetica e piena di impegni, diventare genitori può essere più difficile, specialmente per le mamme, ed il momento più difficile è proprio il Post Partum, tra sbalzi ormonali, cambiamenti del proprio fisico, interazioni sociali non sempre facili, stanchezza e mancanza di sonno. Tutto questo lascia un senso di inadeguatezza e incomprensione, che spesso sfocia in vero e proprio stress. E noi, che viviamo di Sport, sappiamo bene che l’attività fisica è un potente alleato contro lo stress ed agevola la “decompressione”, elemento necessario in questa fase delicata».

Un’idea dunque nata esclusivamente per fare del bene alle neomamme.

«Sì…Vista e vissuta questa esperienza sentivamo l’esigenza di fare un qualcosa di bello, senza dietrologie o interessi. Non capita spesso di riuscire a fare una cosa in maniera disinteressata, solo per il bene di qualcuno, e una volta che ci è arrivata l’ispirazione abbiamo pensato di cavalcare l’onda, cercando di adattarla alla nostra attività. Ci siamo chiesti: come si può aiutare una neomamma? In tanti modi, ma visto che noi siamo nel mondo sportivo, abbiamo pensato di regalarle la possibilità di fare sport gratuitamente. E’ recente la modifica dell’art. 33 della Costituzione che recita “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme”. Questo dunque è ciò che vogliamo regalare alle neomamme, lo sport sotto forma di benessere psicofisico, che sia un momento di attività o anche semplicemente un momento per staccare la spina, un momento da dedicare a se stesse, magari con l’aiuto dei papà che hanno la possibilità di occuparsi del piccolo, supportando la propria compagna».

Come funziona nel dettaglio?

«Il Physical Village con questo progetto dà la possibilità di praticare sport alle donne sono diventate mamme da poco ed hanno quindi neonati da 1 a 6 mesi. Offriamo perciò a tutte la possibilità di allenarsi in maniera totalmente gratuita, senza doversi legare ad un “abbonamento mensile o addirittura annuale”, senza nessun vincolo, ma solo perché crediamo che le neomamme abbiano bisogno di ricordarsi che sono diventate mamme, ma che donne lo sono sempre state, e sempre lo saranno. La neomamma sarà nostra ospite tutte le volte che vorrà o che ne sentirà il bisogno, e potrà così finalmente ritagliarsi uno spazio per sé stessa. Secondo noi è un momento in cui pensare alle proprie necessità, in cui poter parlare con qualcuno che non sia un neonato, in cui sfogarsi, in cui guardarsi allo specchio e tornare a vedersi belle ed a sentirsi forti».

Da quanto tempo è nata l’iniziativa e quante adesioni avete avuto?

«Abbiamo lanciato questo PROGETTO solo lo scorso 20 gennaio, per cui non abbiamo molti dati a supporto dell’iniziativa. Possiamo solamente dire che ad oggi si sono iscritte al Programma” VIVA LA neoMAMMA” 15 persone (circa una ogni due giorni), e che la comunicazione è avvenuta soprattutto a mezzo social e tramite passaparola nei gruppi di quartiere e delle associazioni. Occorre ricordare un dato che ci ha supportato in fase di studio, e che ci ha fatto riflettere: le donne che svolgono attività fisica regolare (dati da ISTAT) dai 25 ai 44 anni sono sotto il 30%».
 

Complessivamente , anche se è passato un solo mese, siete soddisfatti?

«Sì, sono venute neomamme anche da zone lontane. Certo, quando si fa una cosa bella, uno vorrebbe che lo sapesse tutto il mondo…ma piano piano ci arriveremo».

 

 

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