19/12/2013

Senato – a breve si discuterà per introdurre matrimonio ed adozioni per i gay

In Commissione Giustizia del Senato si è creato un asse PD-Movimento 5Stelle per sostituire la discussione in programma sulle unioni civili con il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La seduta di martedì 17 dicembre è stata sospesa ma in una delle prossime verranno, appunto, analizzate le varie proposte di legge in materia di matrimonio omosessuale.

Analizziamoli assieme.

Il primo è promosso dal Partito Democratico e reca il nome di “Norme contro la discriminazione matrimoniale”. Il testo prevede principalmente due cose: sostituire la terminologia “moglie” e “marito” con quella più generica di “coniugi”, operazione chiaramente indirizzata ad introdurre il matrimonio omosessuale, tanto da voler far inserire un nuovo articolo nel Codice Civile che regola le modalità attraverso le quali i due coniugi possono stabilire il cognome della famiglia.

Il secondo, “Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso”, è del Movimento 5Stelle. Tale testo si muove molto più esplicitamente rispetto a quello del PD, volendo inserire nel diritto di famiglia il concetto che il matrimonio possa “essere contratto da persone di sesso diverso o dello stesso sesso con i medesimi requisiti ed effetti”. Prevede inoltre il riconoscimento del diritto alla genitorialità per i gay, attraverso pratiche di adozione o di fecondazione artificiale con addirittura la previsione di accedere a maternità surrogate.

Medesimi concetti del secondo ddl sono presenti nel terzo, quello predisposto dal SEL, che si intitola “Disposizioni in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso”.
La strada maestra ora prevede la stesura di un testo unificato da portare, poi, in votazione al Senato.

Votazione dagli esiti non certi considerato che molto probabilmente Movimento 5Stelle e SEL saranno compattamente schierati a favore, il PD targato Renzi è a favore e non dovrebbe avere tra le proprie fila troppi franchi tiratori ed esponenti di primo piano di Forza Italia si sono dichiarati d’accordo. Sandro Bondi è arrivato addirittura a dichiarare: “Dico sì alle unioni civili. L’Italia ha bisogno di un soffio di modernizzazione e libertà. Per questo anche noi cattolici dobbiamo liberarci di un certo bigottismo che rischia di immiserire il valore delle idee“.

Il ruolo della società civile, giunti a questo punto, è di primo piano: si deve esser consapevoli che indietro non si torna ed ora più che mai ci si deve mobilitare per difendere la famiglia così come la conosciamo.

Redazione

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