20/05/2015

Sei contro l’aborto? Finisci in galera

Dopo il caso di Mary Wagner ci troviamo nuovamente a parlare di attivisti pro-life finiti in galera solamente per aver esposto il proprio pensiero anti aborto.

Nemmeno questa volta siamo in Cina o in qualche altro paese non democratico, ma siamo sempre in Canada, ridente paese occidentale.

Linda Gibbons è stata rilasciata lo scorso venerdì (15 maggio NDR) dopo più di sette settimane di reclusione successive al suo arresto avvenuto il 24 marzo fuori da una clinica abortista, dove stava pacificamente pregando le persone che entravano di non abortire.

La Gibbons è stata già arrestata per aver violato la legge che proibisce le attività pro-life nell’area intorno alle cliniche per l’aborto di Toronto.

Bludental Il giorno seguente la Canada’s national March for Life, dedicata alla Gibbons e all’altra prigioniera pro-life Mary Wagner, il tribunale ha fatto decadere tutti i carichi pendenti nei suoi confronti perché il giudice Gary Trotter la aveva assolta già nel 2014 per gli stessi “reati”.

L’avvocato Daniel Santoro ha detto che è inaccettabile che per giungere a una decisione scontata sia stato necessario un tempo di 51 giorni.

La Gibbons, a LifeSiteNews dopo il suo rilascio, ha promesso che continuerà le sue battaglie anti-abortiste.

Il 5 maggio aveva anche scritto una lettera dalla cella dove era detenuta, nella quale esprime la massima gratitudine a tutti i fedeli sostenitori delle battaglie Pro-Life che in tutti questi anni la hanno incoraggiata e supportata, ringraziandoli nello specifico per averle dedicato la March for Life.

“I vostri sforzi per difendere i bambini non ancora nati mi danno la forza di non arrendermi”, conclude la Gibbons.

La nota attivista Pro-Life è stata arrestata 24 volte nel corso degli anni, passando in totale dieci anni e otto mesi in galera. La detenzione più lunga è durata 28 mesi, ma lei, imperterrita, dice di voler continuare le sue battaglie senza pensare agli arresti ed ai problemi legali.

E’ davvero un paradosso, che nell’Occidente sviluppato e sedicente democratico una attivista pro-life di 64 anni, dunque non esattamente l’emblema del pericolo pubblico, venga arrestata e detenuta in questa maniera solo per aver espresso pubblicamente un’opinione.

Paradosso ancora più grande se si pensa che tutto il mondo “politically correct” si prodiga per la libertà d’espressione in tutte le sue forme.

“Quando nel mondo la canaglia impera, la patria degli onesti è la galera”, diceva qualcuno, e non c’è citazione migliore per descrivere le vicende di Mary Wagner e Lisa Gibbons, alle quali va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.

L.T.

FONTE: LifeSite News

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