02/12/2022 di Fabrizio Cannone

Scuola. Quando la collaborazione tra scuola e famiglie paga. Ecco il liceo migliore

Tra le tante battaglie a cui si dedica Pro Vita & Famiglia, c’è anche quella in favore della collaborazione, giudicata necessaria e imprescindibile, tra scuola e famiglia, tra istituzioni educative pubbliche e genitori. Il famoso – e spesso purtroppo non applicato – patto di corresponsabilità educativa, che permette ai genitori di essere protagonisti nella scuola (QUI alcuni nostri consigli). Ovviamente sempre nell’ottica di promuovere la migliore educazione possibile di bambini e ragazzi, oltre che per il bene comune del Paese.

Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli che valuta le scuole d’Italia dal 2014, ha da poco pubblicato i risultati della sua ricerca relativa al 2022, analizzando «i dati di 1.289.000 diplomati italiani di 7.700 scuole».

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E così «sulla base della media dei voti conseguiti agli esami universitari dai diplomati di ogni scuola e della percentuale di esami superati» nella Capitale è arrivato in vetta alla classifica dei licei classici il Giulio Cesare.

Il sito tuttoscuola.com ha quindi intervistato la preside Paola Senesi, che lo dirige da 6 anni, ottenendo degli ottimi risultati educativi e formativi. Tra i punti forti del liceo, la stessa dirigente indica «l’obiettivo di una formazione di qualità», che potrebbe chiamarsi meritocrazia, «la dedizione e la seria preparazione del personale, in primis dei docenti; la volontà di costruire quotidianamente, per quanto possibile, un ambiente nel quale ci si sente a proprio agio».

Ma forse ciò che è davvero la nota caratteristica del liceo, secondo la preside, è la «collaborazione delle famiglie». E questo è un punto importante e decisivo. Perché oggi c’è chi al contrario vorrebbe che la famiglia resti fuori dalle scuole e dall’educazione dei giovani.

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In modo da poter formare (o formattare?) i ragazzi in base a ideologie, mode e visioni del momento, che potrebbero risultare indigeste a moltissimi genitori, i quali sanno meglio di chiunque altro ciò che può elevare o nuocere ai propri figli.

Ricordiamo infine che proprio il liceo romano, che nel 2023 festeggerà i suoi primi 90 anni di esistenza, in passato aveva bloccato alcuni progetti di taglio ideologico e politico. Seguendo alla lettera una normativa ministeriale (Nota 1972, del 15.9.2005) che esclude rigorosamente l’indottrinamento ideologico degli alunni, in particolare su temi delicati come la sessualità.

Auspichiamo quindi che l’esempio del Giulio Cesare e di altri licei virtuosi, sia ripreso da moltissime scuole, in modo che i presidi e i docenti siano aperti, dialogici e collaborativi verso i genitori. E che l’alleanza scuola-famiglia diventi sempre più la base sicura della crescita armonica e serena dei più piccoli.

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