05/06/2020 di Filippo Savarese

Sacerdote cita il Catechismo contro il Pride Month: massacrato dagli utenti Lgbt

Padre Simon Esshaki è un giovane sacerdote caldeo cattolico di El Cajon, in California. Il primo giugno ha postato su Twitter un video di 50 secondi per ricordare alcuni fondamenti dell’insegnamento cristiano: amare una persona non significa sostenere tutto ciò che fa, ma volere il meglio per lei soprattutto quando fa qualcosa che non è per il suo bene.

Per questo, un cristiano deve rispettare il ‘comandamento dell’amore’ senza alcun dubbio anche verso una persona omosessuale, ma non può sostenere il Pride Month, il mese che la comunità LGBT dedica ogni anno alla promozione della propria agenda politica e culturale in contrasto con tutto quanto la Chiesa insegna su famiglia, matrimonio, filiazione, sessualità, morale... ma soprattutto sull'amore e l'autentica felicità. Un discorso basilare, quasi banale, con toni semplici e rispettosi, in cui si afferma che siamo tutti peccatori e tutti ugualmente bisognosi dell'aiuto e della grazia di Dio. In poche ore il profilo di Padre Simon è assalito da migliaia di utenti LGBT che lo ricoprono di insulti, offese, minacce di morte, bestemmie. Per infangarlo diffondono l’immagine di una chat gay con due uomini che si scambiano immagini pornografiche in cui, con un abile lavoro di photoshop, uno dei due risulta essere lui.

Oltre diecimila condivisioni di questa ignobile calunnia. A chi glielo segnala Padre Simon risponde solo: preghiamo per loro. Ha dovuto sospendere l'account Twitter mentre TikTok ha bloccato il suo profilo, e non quello di chi lo sta massacrando. Ma questa non è una notizia. Siamo discepoli di un innocente crocifisso a furor di popolo che non ci aveva nascosto niente: ‘hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi’. La cosa assurda è che anche in Italia stiamo discutendo di leggi contro l’omofobia (ddl Zan, in discussione alla Camera) per difendere la comunità LGBT, quando dovremmo fare una legge per difenderci dalla comunità LGBT.

 

articolo già pubblicato sul sito di informazione Sfero.me

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