31/07/2015

RU 486 legale anche in Canada (ma sapete perché “RU”?)

Anche l’ente preposto alla sorveglianza sui farmaci, in Canada, ha approvato il commercio della RU 486 (ce lo rende noto LifeSiteNews).

La cosa non sorprende. In un Paese dove l’aborto è legale sempre, in qualsiasi circostanza, per qualsiasi motivo, in qualsiasi età gestazionale (come la Cina, per intenderci) era quasi una contraddizione che la pillola mortifera ancora non fosse legalizzata.

Nonostante gli effetti collaterali sulle donne.

Noi, sugli effetti collaterali della contraccezione e delle pillole abortive, in specie della RU 486 abbiamo già scritto in abbondanza.

Emorragia, nausea, vomito, dolori per le contrazioni uterine non dovrebbero sorprendere: se una sostanza è in grado di uccidere un bambino, non sarà certo un elisir di lunga vita per la madre che lo porta in grembo...

Bludental

Infatti anche alcune femministe si sono schierate apertamente contro la pillola mortifera: “RU486: Misconception, Myths and Morals,” scritto da Renate Klein, biologa della Deakin University in Melbourne, Australia, Janice Raymond, docente di studi sulle donne della University of Amherst (Massachusetts), e Lynette Dumble, membro del dipartimento di chirurgia dell’University of Melbourne, nonostante qualche premio e qualche riconoscimento è stato bellamente ignorato dall’estabilishment.

Negli USA sono morte 14 donne, per la RU 486 e più di 2.200 casi di gravi complicazioni sono stati registrati (chissà quanti non lo sono stati), tra cui Holly Patterson. In Europa è morta una diciottenne inglese, e tanti altri casi sono stati presto dimenticati, poco conosciuti.

Si fosse trattato degli effetti collaterali di un altro farmaco o magari di un certo tipo di alimento le associazioni dei consumatori sarebbero sul piede di guerra e da più partiti si griderebbe contro il “femminicidio”.

Ma il business, in questo caso, è sacro: in un solo anno (2011) nei soli USA sono state vendute più di un milione di pillole.

E c’è un’altra notizia, al riguardo, che non verrà mai divulgata dai media a beneficio dell’opinione pubblica.

Perché RU?

L’American Life League ci spiega che “RU” sta per “Roussel Uclaf”, la fabbrica di produzione della pillola. Pochi sanno che la “Roussel Uclaf è di proprietà della Hoechst A.G., una delle tante società germinate, dopo la II Guerra Mondiale, dal gigante I. G. Farben industria chimica”, la fabbrica che forniva il Zyklon B, il gas usato nei lager del Terzo Reich (si vedano i saggi del professor William Brennan: “Genocide Then and Now, Easton Publishing, brochure, c 1988, e “Chemical Warfare on the Unwanted; The I.G. Farben-Hoechst A.G. Connection,” National Right to Life News, 1/8/91, pp. 6, 26).

Redazione

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