21/03/2022 di Luca Volontè

Per le Big Tech è giusto indottrinare i bambini ai dogmi Lgbt

Meta, Apple e altri big dei social media e dell’intrattenimento hanno firmato una minacciosa lettera pubblica che condanna la legge anti indottrinamento LGBTI nelle scuole del Texas.

Le aziende hanno pubblicato un annuncio a tutta pagina sul Dallas Morning News dello scorso 11 marzo, dal titolo emblematico e preoccupante: ‘La discriminazione fa male agli affari’. Decine di aziende, tra cui Google, Meta, IBM, Microsoft, LinkedIn, PayPal, Apple, Pinterest e Salesforce, stanno infatti facendo pressioni sul governatore del Texas Greg Abbott per fermare la legislazione che definisce l’educazione di genere come "abuso di minori".

Le aziende hanno scritto che la legislazione dello Stato, che richiede a medici, infermieri e insegnanti di denunciare i genitori che aiutano i loro figli a sottoporsi a trattamenti medici di cambio di genere, va contro i loro valori. L'ACLU sta facendo causa al Texas per fermare la sua attuazione e un giudice texano ha parzialmente bloccato l'ordine di Abbott. "Questa politica crea paura per i dipendenti e le loro famiglie, in particolare quelli con figli transgender, che potrebbero ora trovarsi di fronte alla scelta di fornire le migliori cure mediche possibili per i loro figli, ma rischiano di avere quei bambini rimossi dai servizi di protezione dei bambini", hanno scritto le aziende.

Il Texas è diventato sempre più un hub per le aziende tecnologiche, tra cui Tesla - che ha recentemente spostato la sua sede nello stato - Apple, Amazon, Oracle e Google e di conseguenza questi ricchissimi imprenditori amanti delle ideologie progressiste ora si trovano a dover far i conti con un legislazione e una maggioranza repubblicana che tiene all’educazione dei figli.

Non si pensi che il Governatore Abbot o i parlamentari repubblicani abbiano una benché minima intenzione di stracciare questa legge, nonostante le minacce delle Big Tech. Lo stesso Abbot, infatti, dopo  le critiche piovute sulla legge dalla Casa Bianca lo scorso 22 febbraio aveva già risposto per le rime: “nel mio Stato è vietato sia l’indottrinamento sia l’abuso dei bambini e lo sarà finché un Repubblicano sarà al governo”.

Il prossimo Novembre si voterà per il nuovo Governatore dello stato. Abbot rimane in vantaggio stabile e ,nonostante le Big Tech, sembra ancora avere circa l’8-9% dei voti in più rispetto al suo avversario, quel Beto O’Rourke che sin dalla primarie Democratiche dello scorso anno aveva promesso la liberalizzazione di aborto e dottrina LGBTI.

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