01/02/2022 di Luca Marcolivio

Omicidio del consenziente. I numeri gonfiati dei Radicali per il Referendum

I Radicali, nella presentazione delle firme per chiedere il Referendum sull'Omicidio del Consenziente (e non sull'eutanasia, come invece dicono), si sono resi protagonisti di un vero e proprio rigonfiamento delle cifre e dei dati. Una prima manipolazione che i Radicali hanno compiuto, infatti, è di carattere terminologico, a partire dal sito di riferimento che porta il nome di «Referendum. Eutanasia legale. Liberi fino alla fine». In realtà l’eutanasia non è tecnicamente oggetto della consultazione referendaria, sebbene la natura eutanasica della proposta sia più che esplicita. La mistificazione che però balza più agli occhi riguarda il reale numero di firmatari. Alla data del 4 ottobre 2021, i Radicali annunciavano di aver raccolto 1.239.423 sottoscrizioni, di cui 823.147 cartacee 383.672 digitali, e 656.979 pronte per il deposito. Dati che non corrispondono affatto a realtà. A certificarlo è stato lo stesso Ufficio Centrale del Referendum della Corte di Cassazione, che ha rilevato i seguenti dettagli: Innanzitutto il reale numero di firme cartacee è pari a 713.136 (almeno 110mila in meno rispetto a quelle rivendicate dai promotori del referendum), di cui soltanto 481.745 sono risultate regolari (340mila in meno rispetto a quelle indicate dai promotori). Tutte le altre sono non leggibili o relative a persone non identificate.

Idem sul fronte delle firme digitali. La Cassazione in questo caso ha ritenuto sufficiente analizzare il 20% del totale di quelle digitali consegnate. Di queste, ovvero, 72.160, 61.561 sono risultate regolari. Dobbiamo infatti presumere che la scelta di fermarsi al 20% della verifica delle sottoscrizioni digitali dipenda dal fatto che, giunti a tale limite, è stato constatato il superamento della soglia delle 500.000 firme, e quindi si è ritenuto superfluo proseguire. Vuol dire pertanto che le firme digitali depositate sono state circa 360.800, ma presumibilmente circa 240/250mila sarebbero state valide, volendo tenere fede a quel rappresentativo 20%.

La reale entità delle firme regolari sarebbe dunque attiva ad un numero che possiamo con buona probabilità quantificare tra le 750mila e le 800mila firme. La soglia per l’accettazione del referendum è stata dunque superata, su questo nessun dubbio, ma rimane il fatto, notevole, dell’altrettanto notevole disparità tra i numeri annunciati in pompa magna dai Radicali e quelli realmente regolari. Stiamo parlando, infatti, di circa il 40% in più di numeri gonfiati e sovrastimati.

Se questo è l’inizio della campagna referendaria, ovvero indicazione erronea dell’oggetto del referendum e del numero di firme valide a suo sostegno, è raccomandabile da parte di tutti una attenta verifica dei dati e delle argomentazioni che saranno diffuse nel seguito.

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