In questi giorni, abbiamo avuto modo di fare una nuova, interessante scoperta, proveniente direttamente dalla galassia arcobaleno: la nuova applicazione dedicata ai più piccoli “YouTube Kids” scaricabile facilmente sui dispositivi mobili, con contenuti a dir poco politicizzati, ovvero una serie di video dal titolo «Omofobi si nasce o si diventa? Non si nasce omofobi», «Glossario Lgbt», «Zou e l’arcobaleno». Un modo come un altro per proporre in maniera giocosa i “valori” della comunità LGBT. Ne abbiamo parlato con lo psicoterapeuta Alessandro Meluzzi.
Professore, vogliamo parlare delle ripercussioni piscologiche sui bambini, riguardo certi contenuti?
«Io partirei da una frase apolitica che, secondo me, dovrebbe essere in voga da tempo, ma lo dovrà diventare, ancora di più, nel tempo che viene. È la frase “Giù le mani dai bambini”. Oggi ci sono troppe mani che si protendono sui bambini: mani ideologiche, mani pseudoscientifiche, mani sanitarie ecc. Giù le mani dai bambini, di cui abbiamo per tanto tempo decantato l’innocenza, oggi diventano il terminale feroce di un mercato di ideologie, di pensieri contorti, esperimenti sanitari ecc. Quindi noi ripetiamo forte, di fronte a Dio, come direbbe monsignor Viganò, “Giù le mani dai bambini”. E quindi sappiate che quello che farete a questi piccoli è peggio se lo faceste a me e chi dà scandalo a questi piccoli è meglio se si lega una macina al collo e si butti nel profondo del mare. Oggi ci sono molte mani perverse, che si protendono malamente verso i più piccoli e non sono solamente quelle dei pedofili, quindi, difendiamo i bambini».
In questo caso vengono anche scavalcati i genitori, dov’è la loro priorità educativa?
«I genitori vengono scavalcati anche perché loro, spesso, si lasciano scavalcare. Per un lungo periodo i genitori hanno accettato di lasciare i loro figli davanti a cartoni animati ambiguissimi nelle forme e nei contenuti, li hanno come dimenticati. Tenga presente che in una famiglia che oggi è in crisi, senza identità, senza stabilità, è bene, invece, che i genitori che hanno ancora la forza e la capacità di fare i genitori, si ergano come uno scudo in difesa dei loro bambini».