01/02/2015

Matrimonio gay: 4 testimoni coraggiosi contro

Negli USA la Corte d’Appello sta decidendo se è illegittimo il divieto di matrimonio omosessuale contenuto nelle leggi di alcuni Stati.

Nell’ambito di questo procedimento quattro figli adulti di genitori omosessuali hanno depositato le loro testimonianze, sostenendo che la legalizzazione delle unioni omosessuali nuoce gravemente alla salute psichica e alla crescita equilibrata e serena dei bambini.

Katy Faust, Alba Stefanowicz, BN Klein, e Robert Oscar Lopez, si oppongono alla legalizzazione del matrimonio gay.

Raccontando ricordi d’infanzia in cui le “famiglie” dove son cresciuti la prima e fondamentale esigenza era quella di soddisfare gli appetiti sessuali del loro genitore e del suo partner. L’orgoglio gay, in tutti e quattro i casi, incombeva pesantemente sull’educazione impartita ai ragazzini. Tutti e quattro si sono sentiti sfruttati dai genitori,  usati al fine di conseguire un successo ideologico personale.

L’ideologia omosessualista ha offerto strumenti di repressione, punizione, e violenza psichica, secondo BN Klein. I bambini in “famiglie” come la sua erano usati come oggetti di scena per essere pubblicamente [sic] messi in mostra e dimostrare che le famiglie gay sono proprio come quelle eterosessuali.

“Non credo che tutti i gay sarebbero de facto cattivi genitori, ha detto la Klein, ma so per certo che nella comunità gay i bambini sono considerati un oggetto di proprietà, un errore del passato o uno strumento politico. Mi sentivo come un cane da portare a una mostra canina. Sono stata educata per rendere costantemente omaggio all’identità gay di mia madre. Mi è stato insegnato che “alcuni ebrei e la maggior parte dei cristiani sono stupidi e odiano i gay e sono violenti”, e che gli omosessuali sono “molto più creativi e artistici degli etero perché non sono repressi e hanno naturalmente più sentimenti.'”

Mentre la Klein ha sofferto la sua educazione come un abuso, Robert Oscar Lopez ha detto alla corte che la sua educazione si è svolta nelle “migliori condizioni possibili per un bambino allevato da una coppia dello stesso sesso.” Anche così, però, Lopez ha testimoniato che la mancanza di una figura paterna nella sua vita, in combinazione con l’influenza della cultura gay radicale in cui era cresciuto, ha dato luogo a una confusione devastante sulla propria sessualità che lo ha portato a prostituirsi con uomini durante la sua adolescenza. Aveva un bisogno profondo dell’amore di un uomo più anziano.

Ha scritto di aver provato una grande confusione sessuale, un impulso inspiegabile a fare sesso con i maschi più anziani. Lopez ha parlato con decine di altri figli adulti di omosessuali, e che molti di loro hanno storie simili di dolore e di danni inflitti dalla mancanza di uno dei  genitori biologici e tutti hanno sofferto il dover instaurare una relazione genitoriale con il partner del genitore biologico. Inoltre la maggior parte dei soggetti interessati si rifiuta di testimoniare il disagio che hanno sofferto per paura della persecuzione, dello stalking e del bullismo che la potente lobby omosessualista è in grado di esercitare nei confronti dei soggetti non allineati, come lo stesso Lopez.

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Mettere dei bambini in casa con coppie dello stesso sesso è pericoloso, secondo Lopez, perché non hanno spazio per esprimere i propri sentimenti, soprattutto non possono desiderare la mamma (o il papà) che gli manca senza essere accusati e riempiti di sensi di colpa.

Katy Faust ha testimoniato che i figli di omosessuali che vogliano mostrare disagio sono inibiti. Costretti al silenzio dagli attivisti gay che li minacciano in mille modi, per esempio di interferire sul loro posto di lavoro, o peggio, se osano parlare contro il matrimonio gay.

L’etichetta di bigotto o nemico dei gay è diventato uno strumento molto potente per mettere a tacere coloro che non approvare il matrimonio omosessuale. La Faust ha detto che la sua ferma contrarietà ad esso non deriva da pregiudizi nei confronti dei comportamenti e dei rapporti omosessuali, ma dalla sua ferma convinzione che ogni bambino ha il diritto a una madre e un padre. I bambini non esistono semplicemente per la soddisfazione dei desideri degli adulti.

Alba Stefanowicz fa eco alle considerazioni degli altri tre, con la sua testimonianza sull’infanzia trascorsa con un padre omosessuale e i suoi amanti.

Da bambini siamo spesso costretti ad approvare e tollerare tutte le forme di sessualità. Non ci è permesso di esprimere dissenso, dolore, confusione”, ha scritto la  Stefanowicz.  Da adulti abbiamo il terrore di esprimere pubblicamente le nostre sofferenze per paura di perdere il posto di lavoro, essere ripudiati da alcuni membri della famiglia e di dover troncare i rapporti con il proprio genitore biologico. Le lobby che sostengono gli obiettivi politici e legali del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ignorano il bene dei bambini in nome dei diritti sessuali degli adulti”.

La decisione della Corte Suprema e della Corte d’Appello, in USA, sulla legittimità del matrimonio gay ancora non è stata pronunciata.

Fonte : LifeSiteNews

Traduzione con adattamenti a cura della Redazione

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