13/09/2019

Le consigliano l’aborto, ma rifiuta. Ora sua figlia ha tre anni

Un’altra mamma, un’altra intera famiglia ha vinto: la vita stessa ha vinto! Quella che raccontiamo oggi è la storia di una vittoria, la vittoria di mamma Naomi, papà Farzam e della piccola Riziah. Quando Naomi era ancora incinta, infatti, la condizione di salute della bimba era davvero critica.

Life News riporta le parole della mamma: «Mi è stato detto che la vita della nostra bambina sarebbe finita durante la gravidanza e mi è stata offerta la possibilità di abortire. Ma abbiamo detto ai dottori che questa era la nostra bambina sin da quando abbiamo visto quella linea blu, e non c'era alcuna possibilità che avremmo abortito».

La bimba aveva infatti sviluppato un igroma cistico, una malformazione causata da un accumulo di liquidi dietro la nuca, che avrebbe messo a serio rischio la vita della piccola (anche se, con i successi delle cure prenatali, si sono salvati tanti bambini, spiega la Fondazione “Il Cuore in una Goccia” Onlus).

Alla diciassettesima settimana, fortunatamente, l’igroma era scomparso. Ma la battaglia di Noemi per portare avanti la gravidanza continuava ancora. Alla bimba fu diagnosticata la Sindrome di Heterotaxy, una malformazione cardiaca che faceva sì che il cuore della piccola fosse formato da due parti sinistre.

Altra condizione critica in cui Noemi avrebbe potuto chiedere l’aborto, ma, ancora una volta, sceglie la vita. Così, Riziah nasce e a soli nove giorni dalla nascita (pesava ancora poco più di cinque libre) subisce una delicatissima operazione a cuore aperto. Oggi ha tre anni e sta per iniziare l’asilo.

Troppe volte accade che, per via di patologie o malformazioni fetali, i medici consiglino vivamente l’aborto e, data la situazione molto delicata in cui vertono, è facile che i genitori accettino. Perché, invece, non offrire loro tutta l’assistenza psicofisica per accompagnare il loro figlio fino alla sua morte naturale?

Oppure, perché non dar modo a quei bimbi di far parte di una di queste storie meravigliose, come quella di Riziah?

 

di Luca Scalise

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