18/05/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

L'attivazione della Carriera Alias senza certificazione medica è pura ideologia

«Un decisione grave e pericolosa, quella dell’Università Statale di Milano sulla Carriera Alias, che sancisce l’anarchia assoluta dalle conseguenze devastanti. Chiunque e in qualunque momento, tecnicamente anche più volte potrà infatti farsi chiamare con un nome diverso e pretendere di essere trattato come uomo o come donna soltanto sulla “percezione” del momento, sulla propria “autodeterminazione” e senza certificato medico. Cosa accadrà dunque nell’utilizzo dei bagni, degli spogliatoi e dei luoghi dedicati esclusivamente alle donne? Immaginiamo verrà punito e censurato chiunque la pensi diversamente e si permetterà di non rispettare le pretese di chi adotterà la Carriera Alias. Questa procedura, lo ricordiamo non è solo pericolosa perché rischia di portare i giovani a percorsi di transizione sociale e medica anche irreversibili, ma è in aperto contrasto con le normative vigenti in campo amministrativo, civile e potenzialmente anche penale. Può infatti comportare o incitare anche al reato di “Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” e di “Sostituzione di persona”». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, sulla decisione dell’Università di Milano di aprire alla Carriera Alias anche senza certificazione medica.

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