Le nuove direttive emesse dall'associazione dei pediatri svedesi segnano un punto di svolta importante per la salute dei più piccoli nell'era digitale. Secondo gli esperti, infatti, i neonati al di sotto dei due anni non dovrebbero avere alcun contatto con schermi digitali, e i bambini fino a 5 anni dovrebbero limitare fortemente l'uso di dispositivi quali telefonini, tablet, computer e TV.
La presa di posizione dei medici svedesi arriva in un momento cruciale, in cui l'omnipresenza della tecnologia nel quotidiano incide profondamente sullo sviluppo infantile. «I dispositivi digitali, pur essendo una finestra aperta su un mondo di informazioni e intrattenimento, non sono adatti ai bambini piccoli i cui cervelli non sono ancora pronti a gestire e trarre reale beneficio da queste stimolazioni», affermano i pediatri. L'uso smodato degli schermi, infatti, potrebbe avere conseguenze negative sullo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini.
Importante è il richiamo all'essenzialità del contatto umano e delle esperienze concrete nel mondo reale, fondamentali per l'acquisizione di abilità linguistiche e competenze emotive nei primi anni di vita. Queste raccomandazioni puntano a ristabilire un equilibrio nello sviluppo dei più giovani, mettendo in luce l'irrinunciabile valore delle interazioni sociali e della realtà tangibile.
Un ambito, questo, in cui Pro Vita & Famiglia onlus, si batte da anni proprio per contrastare gli eccessi della digitalizzazione e i gravi pericoli che possono arrivare, tra i quali soprattutto l'ipersessualizzazione online dei minori, in particolare con la campagna "Piccole Vittime Invisibili".